
Lunedì 20 febbraio, al Palazzo di Giustizia di Milano, alle 13.45, alla presenza dell’Arcivescovo, monsignor Mario Delpini, sarà inaugurata la mostra «Sub tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino», a cura di Libera Associazione Forense, Centro Studi Rosario Livatino e Centro Culturale Il Sentiero, e realizzata da Guido Facciolo, Matteo Filippi, Roberta Masotto, Salvatore Taormina, Carlo Torti, Carlo Tremolada e Paolo Tosoni
La mostra vuol far conoscere la figura di Rosario Livatino, magistrato siciliano che ha operato per tutta la sua carriera nell’Agrigentino, ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato il 9 maggio 2021.
Le sezioni in cui è composto il percorso espositivo presentano i vari momenti della vita del giovane magistrato: a partire dal giorno dell’agguato e della sua uccisione, viene poi presentata la sua formazione personale e umana, con il riferimento alla sua famiglia, al contesto storico del suo tempo e alla sua profonda religiosità. Viene poi presentata la sua formazione professionale e il suo operato come giudice, rilevando come abbia risposto al difficile contesto sociale e alla scarsità di mezzi mettendo tutta la sua intelligenza, la sua passione, il suo impegno e il suo estremo rigore professionale nella ricerca della verità e della giustizia al servizio del bene comune, tanto da attirare l’attenzione dei mafiosi, che decisero di eliminarlo. Infine viene dato spazio al martirio e alla beatificazione di Livatino e alla sua eredità.
Al termine dell’inaugurazione, dalle 14.30 alle 17, in Aula Magna, avrà luogo il convegno «Il ruolo del magistrato nella società che cambia: l’esempio del beato Rosario Livatino» (vedi qui la locandina).