L’Evangeliario è il libro che contiene il testo dei Vangeli, diffuso fin dai primi secoli del Cristianesimo, quando si è avvertita l’esigenza di disporre un libro speciale per la proclamazione liturgica dei Vangeli. I primi esemplari vennero prodotti già dal IV e V secolo sotto forma di codice utilizzando fogli di pergamena nei casi più lussuosi tinti in porpora, vergati in inchiostri a volte contenenti polvere d’oro e d’argento, con coperte in avorio intagliato impreziosite da gemme, cammei e smalti secondo il principio per cui un testo tanto autorevole debba essere custodito entro uno scrigno altrettanto prezioso. Entro questa tradizione prende forma l’edizione contemporanea dell’Evangeliario Ambrosiano, doppiamente “nuova” nei contenuti e nell’apparato iconografico.
Contiene, infatti, le letture evangeliche selezionate nell’ambito della Riforma del Rito Ambrosiano avviata all’indomani del Concilio Vaticano II e confluite nel Lezionario ambrosiano promulgato solennemente nel 2008, ordinamento compiuto e organico di tutte le letture bibliche da proclamare durante le diverse celebrazioni. Si può dire che l’Evangeliario sia il più solenne dei libri liturgici riformati per la sua stessa natura di raccolta dei Vangeli, il cui annuncio costituisce il culmine della liturgia della Parola.
Straordinariamente importante dal punto di vista teologico, ancora oggi viene portato in processione, venerato, posto solennemente in risalto in momenti decisivi della celebrazione liturgica. Ma l’Evangeliario non è solo un libro, è espressione del messaggio che Cristo rivolge a tutta l’umanità in ogni tempo. Il desiderio stesso del Cardinale Tettamanzi di donare l’originale al Duomo di Milano e una copia a stampa a tutte le comunità cristiane ambrosiane vuole essere un invito a perseverare nell’ascolto della Parola di Cristo e nella scoperta della sua eterna bellezza.
Il progetto è curato da una Commissione che ha accompagnato il lavoro degli artisti per la realizzazione delle opere e la comprensione del significato dei brani evangelici da illustrare. Della Commissione fanno parte don Umberto Bordoni (coordinatore), Carlo Capponi, p. Andrea Dall’Asta s.j., mons. Domenico Sguaitamatti, Francesco Tedeschi e don Norberto Valli. L’architetto. Pierluigi Cerri si è occupato della parte grafica e dell’allestimento della mostra.