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Non va sottovalutato anche il profilo di criminalità tra i rom…
Colmegna. Bisogna essere rigorosi e richiamare le istituzioni ai loro doveri, perché il mondo rom non è tutto rose e fiori, esistono anche situazioni di illegalità pesanti. Ci sono persone che sono agli arresti domiciliari che continuano i loro traffici di spacci e di prostituzione. Su questo non possono intervenire gli operatori sociali che non si occupano di ordine pubblico. Il Comune guarda dall’altra parte, fa finta di non vedere. Quindi continua a prosperare l’illegalità su cui poi i cittadini giustamente si lamentano.
Davanzo. Rispetto ai profili delinquenziali noi non dobbiamo essere sindacalisti dei rom e non lo siamo. Però non dobbiamo delegare alle politiche sociali il contrasto ad atteggiamenti delinquenziali. Esiste una legge penale che va applicata. Tuttavia non perché il padre delinque non si possa poi sostenere la famiglia, con la presenza di minori che non c’entrano.
Dopo la morte del ragazzo in via Novara c’è chi ha sostenuto che la colpa è dei cosiddetti buonisti perché sono contro gli sgomberi e quindi li vogliono tenere nei campi…
Davanzo. Noi non siamo i sostenitori dell’abitare nei campi. Quello di via Novara era una soluzione transitoria. Poi purtroppo anche un campo regolare con tutti i timbri oggi è in condizioni di vita subumane: il sistema fognario e l’impianto elettrico mettono a serio pericolo anche la salute dei nostri operatori. Siamo contrari allo sgombero senza alternative, senza prospettive, perché poi genera l’abbruttimento. L’altra questione è perché la pubblica amministrazione non riesca a immaginarne una distribuzione su tutto il territorio della provincia di Milano: 2 mila rom “sparirebbero” immediatamente. È chiaro con un accompagnamento sociale, perché non basta dargli la casa, ma bisogna investire in una dimensione educativa.
Provincia e Regione si sono sempre tenuti fuori…
Cimoli. La legge regionale 77 del 1989 sostiene che ogni Regione si organizza come vuole per le popolazioni nomadi. La Regione Lombardia dovrebbe ogni tot di tempo destinare soldi e attivare politiche per le popolazioni di origine rom e viaggianti. Solo che la Regione Lombardia non ha praticamente mai attuato questa legge, né per i soldi né per le politiche. Questa inattività e omissione hanno lasciato che i Comuni si lavassero le mani del problema. Un anno e mezzo fa la Regione Lombardia ha cercato di modificare questa legge in modo da renderla praticamente non più effettiva. Il tentativo è naufragato, ma rimane una scatola vuota.
Continua a leggere… Vai alla pagina precedente…Non va sottovalutato anche il profilo di criminalità tra i rom…Colmegna. Bisogna essere rigorosi e richiamare le istituzioni ai loro doveri, perché il mondo rom non è tutto rose e fiori, esistono anche situazioni di illegalità pesanti. Ci sono persone che sono agli arresti domiciliari che continuano i loro traffici di spacci e di prostituzione. Su questo non possono intervenire gli operatori sociali che non si occupano di ordine pubblico. Il Comune guarda dall’altra parte, fa finta di non vedere. Quindi continua a prosperare l’illegalità su cui poi i cittadini giustamente si lamentano.Davanzo. Rispetto ai profili delinquenziali noi non dobbiamo essere sindacalisti dei rom e non lo siamo. Però non dobbiamo delegare alle politiche sociali il contrasto ad atteggiamenti delinquenziali. Esiste una legge penale che va applicata. Tuttavia non perché il padre delinque non si possa poi sostenere la famiglia, con la presenza di minori che non c’entrano.Dopo la morte del ragazzo in via Novara c’è chi ha sostenuto che la colpa è dei cosiddetti buonisti perché sono contro gli sgomberi e quindi li vogliono tenere nei campi…Davanzo. Noi non siamo i sostenitori dell’abitare nei campi. Quello di via Novara era una soluzione transitoria. Poi purtroppo anche un campo regolare con tutti i timbri oggi è in condizioni di vita subumane: il sistema fognario e l’impianto elettrico mettono a serio pericolo anche la salute dei nostri operatori. Siamo contrari allo sgombero senza alternative, senza prospettive, perché poi genera l’abbruttimento. L’altra questione è perché la pubblica amministrazione non riesca a immaginarne una distribuzione su tutto il territorio della provincia di Milano: 2 mila rom “sparirebbero” immediatamente. È chiaro con un accompagnamento sociale, perché non basta dargli la casa, ma bisogna investire in una dimensione educativa.Provincia e Regione si sono sempre tenuti fuori…Cimoli. La legge regionale 77 del 1989 sostiene che ogni Regione si organizza come vuole per le popolazioni nomadi. La Regione Lombardia dovrebbe ogni tot di tempo destinare soldi e attivare politiche per le popolazioni di origine rom e viaggianti. Solo che la Regione Lombardia non ha praticamente mai attuato questa legge, né per i soldi né per le politiche. Questa inattività e omissione hanno lasciato che i Comuni si lavassero le mani del problema. Un anno e mezzo fa la Regione Lombardia ha cercato di modificare questa legge in modo da renderla praticamente non più effettiva. Il tentativo è naufragato, ma rimane una scatola vuota.Continua a leggere… – Don Roberto Davanzo –