Milano tiene, ma ha perso sprint. Il numero di imprese nel 2011, iscritte alla Camera di Commercio, è cresciuto dell’0,2% rispetto all’anno scorso: erano 286.705, oggi sono 287.152. «È importante in questa fase sostenere le imprese con strumenti adeguati e innovativi nel loro sforzo di ripresa», afferma Carlo Sangalli, presidente della Camera di commercio del capoluogo lombardo. L’unico settore merceologico in cui c’è stato un balzo in avanti è quello della fornitura di energia elettrica, gas e vapore, con un più 35,8%: siamo passati dalle 542 aziende del 2010 alle 736 del 2011. Crescita anche nei servizi di ristorazione e alloggio (+6,4%) e nelle attività artistiche, sportive e d’intrattenimento (+5,6%).
Milano si colloca al secondo posto per numero di imprese nella classifica delle province italiane dopo Roma, prima con 330 mila (6,2% del totale nazionale). Le aziende del capoluogo lombardo sono il 5,4% del totale nazionale ed il 34,6% del totale regionale. Tra i settori che pesano di più a Milano, si trovano le attività commerciali (24,8%), le costruzioni (14,2%), quelle manifatturiere (11,2%) e immobiliari (11%), le attività professionali (8,4%) e i servizi di alloggio e ristorazione (5,6%).