Con la fine del 2015 si è concluso il progetto «Dare freschezza agli aiuti alimentari», che prevedeva l’attivazione di una rete solidale per il recupero giornaliero di prodotti freschi dai punti-vendita della grande distribuzione organizzata. Sensibilità e forze del territorio si sono unite per offrire una risposta concreta al bisogno sempre più urgente di aiutare le famiglie in difficoltà.
Sostenuto da Fondazione della Comunità Monza Brianza, il progetto «Dare freschezza agli aiuti alimentari», ha coinvolto Banco Alimentare della Lombardia, aziende leader della grande distribuzione organizzata nei punti-vendita della Provincia Monza Brianza e le strutture caritative abitualmente in prima linea a supporto di chi ha più bisogno.
In aggiunta alle consolidate attività di Banco Alimentare, il progetto aveva l’obiettivo di donare alle persone in difficoltà un mix migliore di prodotti con una maggiore percentuale di alimenti freschi disponibili giornalmente. A 12 mesi dall’avvio (gennaio 2015) i risultati hanno superato le aspettative: sono state raccolte circa 125 tonnellate di alimenti freschi, in 20 punti vendita, pari a 250 mila pasti per un valore “salvato” di circa 336 mila €.
Sono stati raccolti frutta e verdura, latticini e derivati del latte, pane e pasticceria, salumi e altri alimenti freschi, salvati dalla distruzione, attraverso un piano logistico di grande efficienza. Con ritiri giornalieri da parte di 16 strutture caritative coordinate dal Banco Alimentare, gli alimenti sono stati messi a disposizione di 3.690 persone, di cui 1.151 minorenni (386 bambini sino a 5 anni di età, e 755 di età compresa tra i 6 e i 17 anni), assicurandone la qualità e la sicurezza alimentare e permettendone un consumo quotidiano.
Il progetto ha realizzato i benefici alla base della missione del Banco Alimentare:
– benefici culturali di un’azione che mette al centro la persona e il soddisfacimento di un bisogno fondamentale qual è l’alimentazione garantita;
– benefici sociali perché i prodotti ancora utilizzabili ritrovano la loro finalità presso le famiglie assistite dalle strutture caritative;
– benefici economici perché vengono ridotti i costi di stoccaggio e eliminati i costi di smaltimento;
– benefici ambientali perché, evitando di generare rifiuti, si recuperano acqua, energia e territorio utilizzati per la produzione degli alimenti.
A supporto dell’iniziativa e per aiutare le famiglie a un utilizzo più consapevole degli alimenti freschi e no, il Banco Alimentare della Lombardia, in collaborazione con la Cooperativa Meta, ha organizzato, presso la sede di Muggiò e le sedi di alcune strutture caritative, un ciclo di incontri sul tema della corretta alimentazione, «Nutrizione & Salute», e HACCP per la corretta gestione dei prodotti recuperati. Questi ultimi hanno coinvolto sia i volontari delle strutture caritative, sia le persone assistite. In totale le persone che hanno partecipato ai 9 incontri organizzati sono state circa 130.
Il Banco Alimentare della Lombardia “Danilo Fossati” Onlus
La missione del Banco Alimentare della Lombardia è il recupero delle eccedenze della filiera agro-alimentare e la donazione alle strutture caritative che assistono le persone in difficoltà. Nel 2015 sono state recuperate 17.043 tonnellate di alimenti, pari a 34,1 milioni di pasti, e donate a 1.254 Strutture Caritative che hanno dato aiuto a 210 mila persone. Con la distribuzione giornaliera di cibo, pari a 93.386 pasti giorno, il Banco Alimentare della Lombardia è la più grande iniziativa sociale di ristorazione in Italia. Nella provincia Monza Brianza, il Banco Alimentare ha donato 1.413 tonnellate di prodotti alimentari, pari a 1.826.000 pasti, per un valore di € 3.816.000, sostenendo 99 Strutture Caritative che hanno dato assistenza a 20.860 persone in stato di bisogno.
Insegne della Grande Distribuzione Organizzata aderenti al progetto: Auchan, Carrefour, Coop, Esselunga, Eurospin, Il Gigante, Iper, Penny Market.
Strutture caritative: Tantum Aurora, Marista, Caritas, Società Cooperativa Sociale Le Stelle, Centro Mamma Rita, Centro di Solidarietà Lo Spiraglio, Società di San Vincenzo De Paoli, Parrocchia S. Giorgio.
I commenti
Claudia Beltrame (presidente della Società San Vincenzo De Paoli, Consiglio Centrale Monza): «Possiamo con soddisfazione affermare che gli ambiziosi obiettivi prefissati sono stati raggiunti, come confermato dal grande apprezzamento per l’iniziativa che ci viene espresso dalla totalità delle persone servite. Ciò è stato reso possibile dal lavoro e dall’impegno messo in campo da tutte le persone che hanno operato per la riuscita del progetto, soprattutto i volontari/lavoratori del Banco Alimentare della Lombardia, nonché i volontari di San Vincenzo che hanno provveduto al ritiro della merce e alla immediata distribuzione ai beneficiari. Da ultimo, un accenno anche ai corsi di formazione tenuti dalla Co-operativa Meta. Sia quelli su HACCP, rivolti ai nostri volontari dell’Asilo Notturno e della Conferenza di Nova Milanese, che quelli sulla Corretta Alimentazione e Valorizzazione della materia prima povera in cucina, con l’uditorio costituito da un mix di nostri assistiti e volontari, sono stati molto utili ed apprezzati».
Delia Redaelli (presidente del Gruppo Famiglia Marista Champagnat): «Desideriamo ringraziarvi di cuore perché, con la vostra attività unita a disponibilità e generosità, contribuite ad aiutarci a sostenere le famiglie bisognose che assistiamo come Gruppo. A ogni ritiro provvediamo alla consegna dei prodotti a tutti gli utenti, e alcuni di loro per contraccambiare si sono resi disponibili nel lavoro manuale di distribuzione mensile e quotidiana del fresco. Tutte le famiglie desiderano farvi giungere anche i loro ringraziamenti».