Il 4 novembre 1899 Sigmund Freud pubblicava L’interpretazione dei sogni. Da quel giorno qualcosa è cambiato per l’uomo in Occidente. Accanto alla ragione e alla coscienza presero posto l’inconscio, il mistero, il mondo notturno e onirico.
Un sogno lungo cent’anni – il secondo lavoro teatrale del giornalista e scrittore Marco Garzonio – è una pièce drammaturgica in cui sono evocati Sigmund Freud e Carl Gustav Jung, con i loro dissensi teorici e attraverso l’animazione-messa-in-scena di due sogni famosi.
Lo spettacolo andrà in scena al Teatro dell’Arte di Milano (viale Alemagna 6) mercoledì 15 e giovedì 16 giugno, alle 21; testi di Marco Garzonio, drammaturgia di Anna Nogara, regia di Marco Rampoldi, con Anna Nogara e la partecipazione del Quartetto d’archi de laVerdi.
Info e prenotazioni: Cipa (Centro Italiano Psicologia Analitica): tel. 02.5513817; info.cipa@iol.it.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. Giovedi 16, se il meteo sarà favorevole, in programma un cocktail.