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Studenti della Cattolica, i sogni e le attese

Nei prossimi mesi racconteranno alle telecamere di Extra Campus le loro esperienze e proporranno anche soluzioni per migliorare la società

di Francesco MORRONE

22 Febbraio 2016

«Il mio desiderio è quello di riunire tutti gli artisti di strada di Milano e permettergli di esibirsi in un concerto nel centro della città». Quella di Pietro, studente 21enne dell’Università Cattolica di Milano, non è solamente un’idea semplice e originale, ma raccoglie la sfida che gli è stata lanciata dal suo ateneo: cosa puoi fare tu per migliorare il contesto in cui vivi? Insieme con altri cinque studenti, Pietro è il protagonista di un progetto sociale partito a dicembre e che proseguirà fino ai primi di aprile. Si tratta di Extra Campus, la webserie promossa dall’Università Cattolica per raccontare le proposte dei nostri giovani, alle prese con gli esami e le incertezze del futuro. Proprio a loro, la Cattolica propone un gioco molto semplice: voi ci presentate le vostre soluzioni per migliorare la società, e noi vi aiutiamo a svilupparle.

Il progetto, nato con l’obiettivo di stimolare l’impegno civico dei ragazzi, prende spunto dal tema della partecipazione che sarà al centro della 92ª Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, in programma il prossimo 10 aprile. Lo slogan dell’edizione di quest’anno è, non a caso, “Nell’Italia di domani io ci sarò” e prevede una serie di iniziative volte a valorizzare questo aspetto della vita comunitaria. In prima linea, ovviamente, ci sono i ragazzi, che in ogni puntata raccontano come realizzare il loro progetto mettendo in luce i valori, i sogni e i timori dell’Italia che verrà.

Per il momento hanno risposto in cinque, ognuno con un desiderio da realizzare entro la primavera. Oltre a Pietro, ci sono Leonardo, Carlotta, Federico e Anna, che nei prossimi mesi racconteranno le loro esperienze alle telecamere di Extra Campus. Per seguirli basta tenere d’occhio il canale Youtube di Iomichiamoitalia, dove sono già presenti le prime puntate della serie. Osservandole più da vicino, le cinque sfide rivelano una particolare attenzione soprattutto al tema dell’integrazione, senza dimenticare questioni come la promozione della cultura, dell’arte, della bellezza.

C’è Leonardo, studente marchigiano di economia con la passione per i tagli e le acconciature, che vorrebbe mettere il suo talento con le forbici al servizio degli anziani. «All’inizio non avevo compreso fino in fondo la portata di questa impresa – ammette – ma poi mi sono detto, perché non migliorare le mie abilità come parrucchiere per aiutare chi ha bisogno?».

Carlotta, invece, studia psicologia e vuole realizzare un torneo di calcetto che coinvolga i richiedenti asilo di Milano. «Da due anni faccio volontariato con i profughi che arrivano in Stazione Centrale – racconta – e ho capito che per loro il calcio rappresenta l’unico modo di passare il tempo, visto che non possono lavorare».

Oltre a Pietro, che sta setacciando tutta la città in cerca di artisti di strada da far esibire in uno spettacolo nel centro di Milano, troviamo Federico, studente di economia con la passione per la musica. Il suo piano è di portare dietro le quinte della Scala una classe delle scuole elementari del suo paese in provincia di Reggio Emilia. Federico ci spera, e con lui una trentina di bambini. «Da quando sono a Milano non sono mai riuscito a vedere la Scala – spiega – perciò mi è venuta l’idea di coinvolgere in questo progetto anche i bambini, affinché possano ammirare questo splendido teatro».

Infine, tra i ragazzi che hanno accettato la sfida della Cattolica c’è Anna, studentessa romana di odontoiatria che, tra i vari sogni nel cassetto, ne ha uno molto particolare. Amante del volontariato, Anna si trova spesso a contatto con i richiedenti asilo e non ha avuto alcun dubbio su quale proposta lanciare per la campagna di Extra Campus: «Mi piacerebbe poter realizzare un concerto a Roma che veda come protagonisti sul palco sia artisti italiani che migranti», dice con orgoglio.

Una bella idea, insomma, così come quelle di Pietro, Leonardo, Carlotta e Federico. Semplici ma innovative, dipingono tutte un quadro incoraggiante che vede le nuove generazioni alla ricerca di un modo in cui spendersi per la comunità. A tutti loro rimangono tre mesi per portare a termine il proprio progetto. Le sfide rimaste aperte, però, sono ancora tante, e le telecamere di Extra Campus resteranno accese in cerca di nuovi sognatori.