Sono 12 i ragazzi, provenienti dall’emergenza dei cosiddetti richiedenti asilo, che sono stati accolti presso il Piccolo Cottolengo di Don Orione di Seregno (MB) dove esiste già una residenza che assiste disabili (Rsd) e una per anziani (Rsa). Questi giovani immigrati, il più grande da poco trentenne e il più giovane un diciottenne, provengono dalla zona sub-sahariana dell’Africa e precisamente dal Senegal e dal Gambia e sono giunti in Italia da alcuni mesi e presi in carico dal Consorzio Comunità Brianza, soggetto che su incarico della Prefettura della Provincia di Monza e Brianza è tra gli enti accreditati a gestire l’emergenza.
«Il Piccolo Cottolengo – spiega don Luigino Pastrello, direttore del Piccolo Cottolengo di Don Orione di Seregno – si trova quindi ad accogliere persone di culture, provenienze ed esperienza di vita diverse rispetto alla tipologia “classica” delle persone presenti nella nostra struttura. Una sfida di solidarietà che risponde al carisma orionino di aprire le porte delle nostre case a tutti senza distinzione di cultura, religione o lingua».
«Per questi ragazzi – aggiunge don Pastrello – è stato individuato un referente del progetto che ha il compito di organizzare la loro vita valorizzandone i doni e le capacità, gli usi e i costumi, la religiosità e le devozioni popolari ed ogni possibile prospettiva di vocazione umana. Inoltre, tutto lo staff operativo del Piccolo Cottolengo Don Orione si è reso disponibile come supporto per favorire la loro inclusione sociale. Primo obiettivo del nostro progetto sarà quello rendere questi ragazzi indipendenti nelle attività di vita quotidiana e di comunità e sostenendoli anche nel percorso di formazione professionale».
«Vogliamo rivolgere – conclude Don Pastrello – un ringraziamento per il supporto all’avvio di questa attività al Prefetto di Monza e Brianza, Giovanna Vilasi, alla Stazione dei Carabinieri di Seregno e al comando locale di Polizia Municipale, oltre che alle istituzioni civili ed ecclesiastiche del territorio. Un ringraziamento particolare viene rivolto anche alle associazione Mov Tau, Mlo e agli “Amici di Don Orione” che prestano la propria opera di volontariato all’interno Piccolo Cottolengo. Infine il grazie più grande va a tutta la comunità locale che sta rispondendo alle necessità della struttura di via Verdi sia erogando beni durevoli di consumo (alimenti, indumenti, prodotti per l’igiene e la pulizia, etc.), sia prestando opera volontaria».