Nel contesto delle feste natalizie, venerdì 30 dicembre, nel Santuario di Santa Maria dei Miracoli presso San Celso a Milano (corso Italia 37), si celebra l’anniversario dell’evento prodigioso del 30 dicembre 1485.
Durante la pestilenza i milanesi accorrevano numerosi nelle chiese per chiedere la fine della calamità. Quel giorno, alle 11, durante la messa celebrata dal sacerdote Giovanni Pietro Porro, al momento della Comunione, come documentano le attestazioni conservate in archivio, la Madonna con in braccio il Bambino scostò il velo da cui era ricoperta e, fissando uno a uno i fedeli con tenerezza materna, tese le braccia presentando Gesù.
Da quel giorno la peste iniziò a regredire. In ringraziamento i cittadini di Milano vollero edificare il maestoso tempio, che oggi è continua meta di quanti cercano il Signore e invocano l’intercessione di Maria affinché anche la società odierna sia liberata dalle numerose manifestazioni di “peste” che la travagliano.
Nel giorno della festa si ricorda anche l’anniversario della consacrazione del Santuario, compiuta il 30 dicembre 1932 dal Beato Cardinale Ildefonso Schuster. Il Santuario, inoltre, è conosciuto come la “Chiesa degli sposi”. Infatti gli sposi, dopo il matrimonio celebrato in parrocchia, venivano – e ancora vengono – a offrire alla Vergine il bouquet e a ricevere la benedizione. Proprio in quanto “Chiesa degli sposi”, la festa di quest’anno assume un particolare significato in vista del VII Incontro mondiale delle famiglie che sta mobilitando la Diocesi.
Il programma prevede il triduo di preparazione da martedì 27, con le Lodi alle 8.45, la messa alle 9 e poi il Rosario meditato alle 17.30 e la messa alle 18. Verrà esposto il “Velo del Miracolo” che copriva il dipinto.
Il momento centrale della giornata del 30 dicembre sarà la Santa Messa solenne delle 11, presieduta dal cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano. Nel pomeriggio, alle 15.30, visita guidata gratuita al complesso monumentale del Santuario. Sarà possibile ammirare la restaurata volta della navata centrale, riportata al suo originario splendore.