Anche quest’anno, nei giorni che precedono la Pasqua, la Comunità di Sant’Egidio fa memoria dei tanti cristiani che, in numerosi luoghi del mondo, sono fatti oggetto di persecuzioni, discriminazioni, privazione della libertà religiosa e della vita. Lo fa ricordando le vittime e ripetendo le parole di Papa Francesco: «Oggi, nel secolo XXI, la nostra Chiesa è una Chiesa di martiri».
La testimonianza disarmata e non violenta dei cristiani costituisce uno “scandalo” dinanzi alla violenza, alla corruzione, al terrore. Si muore perché si va a Messa, chiese e scuole cristiane vengono bruciate, si è minacciati, intimiditi o uccisi perché si educano i giovani e si strappano alle bande criminali. I testimoni della fede del XX e XXI secolo sono donne e uomini che mostrano la forza di resistenza al male fino al dono della vita; cristiani che hanno ripetuto la testimonianza degli apostoli: «Non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato».
La Comunità di Sant’Egidio li ricorda con preghiere ecumeniche in diverse città, a cui parteciperanno rappresentanti delle Chiese e delle comunità cristiane di ogni confessione
A Milano l’appuntamento è mercoledì 12 aprile, alle 19.30, nella chiesa di San Bernardino (via Lanzone 13), per una Veglia ecumenica di preghiera. Presiede monsignor Franco Agnesi, Vescovo ausiliare di Milano. Intervengono padre Samuel Aregahegn (Chiesa ortodossa etiope), padre Tovma Khachatryan (Chiesa apostolica armena), pastore Ambrogio Makar (Chiesa russa ortodossa), pastore Giuseppe Platone (Chiesa evangelica valdese) e reverenda Vickie Sims (Chiesa anglicana).
Una particolare vicinanza sarà espressa alla Chiesa copta, colpita domenica scorsa da una serie di attentati in Egitto: una delle realtà ortodosse più numerose in Diocesi, con dieci chiese a Milano, la sede vescovile a Cinisello Balsamo e un monastero a Lacchiarella.