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1Tm 5,17-22; Sal 25; Lc 23, 28-31

16 Ottobre 2013

SETTIMANA DELLA VII DOMENICA

DOPO IL MARTIRIO DI SAN GIOVANNI IL PRECURSORE

MERCOLEDÌ

 

 

EPISTOLA

Prima lettera di san Paolo apostolo a Timòteo 5, 17-22

 

Carissimo, i presbìteri che esercitano bene la presidenza siano considerati meritevoli di un duplice riconoscimento, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell’insegnamento. Dice infatti la Scrittura: «Non metterai la museruola al bue che trebbia», e: «Chi lavora ha diritto alla sua ricompensa». Non accettare accuse contro un presbìtero se non «vi sono due o tre testimoni». Quelli poi che risultano colpevoli, rimproverali alla presenza di tutti, perché anche gli altri abbiano timore. Ti scongiuro davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste norme con imparzialità e di non fare mai nulla per favorire qualcuno. Non aver fretta di imporre le mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui. Consèrvati puro!             

 

 

SALMO

Sal 25 (26)

 

             ®  Nelle assemblee benedirò il Signore.

 

Fammi giustizia, Signore:

nell’integrità ho camminato,

confido nel Signore, non potrò vacillare.

Scrutami, Signore, e mettimi alla prova,

raffinami al fuoco il cuore e la mente. ®

 

Lavo nell’innocenza le mie mani

e giro attorno al tuo altare, o Signore,

per far risuonare voci di lode

e narrare tutte le tue meraviglie.

Signore, amo la casa dove tu dimori

e il luogo dove abita la tua gloria. ®

 

Non associare me ai peccatori,

perché vi è delitto nelle loro mani.

Ma io cammino nella mia integrità;

riscattami e abbi pietà di me.

Il mio piede sta su terra piana;

nelle assemblee benedirò il Signore. ®

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 23, 28-31

 

In quel tempo. Il Signore Gesù, voltandosi verso le donne, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?».