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Is 60,11-21; [1Pt 2,4-10]; Sal 117; Eb 15-17.20-21; Lc 6,43-48

20 Ottobre 2013

III Domenica di Ottobre 

DEDICAZIONE DEL DUOMO DI MILANO

CHIESA MADRE DI TUTTI I FEDELI AMBROSIANI –   Solennità del Signore

 

 

LETTURA

Lettura del profeta Isaia 60, 11-21

 

Così dice il Signore Dio: / «Le tue porte saranno sempre aperte, / non si chiuderanno né di giorno né di notte, / per lasciare entrare in te la ricchezza delle genti / e i loro re che faranno da guida. / Perché la nazione e il regno / che non vorranno servirti periranno, / e le nazioni saranno tutte sterminate. / La gloria del Libano verrà a te, / con cipressi, olmi e abeti, / per abbellire il luogo del mio santuario, / per glorificare il luogo dove poggio i miei piedi. / Verranno a te in atteggiamento umile / i figli dei tuoi oppressori; / ti si getteranno proni alle piante dei piedi / quanti ti disprezzavano. / Ti chiameranno “Città del Signore”, / “Sion del Santo d’Israele”. / Dopo essere stata derelitta, / odiata, senza che alcuno passasse da te, / io farò di te l’orgoglio dei secoli, / la gioia di tutte le generazioni. / Tu succhierai il latte delle genti, / succhierai le ricchezze dei re. / Saprai che io sono il Signore, il tuo salvatore / e il tuo redentore, il Potente di Giacobbe. / Farò venire oro anziché bronzo, / farò venire argento anziché ferro, / bronzo anziché legno, / ferro anziché pietre. / Costituirò tuo sovrano la pace, / tuo governatore la giustizia. / Non si sentirà più parlare di prepotenza nella tua terra, / di devastazione e di distruzione entro i tuoi confini. / Tu chiamerai salvezza le tue mura / e gloria le tue porte. / Il sole non sarà più la tua luce di giorno, / né ti illuminerà più / lo splendore della luna. / Ma il Signore sarà per te luce eterna, / il tuo Dio sarà il tuo splendore. / Il tuo sole non tramonterà più / né la tua luna si dileguerà, / perché il Signore sarà per te luce eterna; / saranno finiti i giorni del tuo lutto. / Il tuo popolo sarà tutto di giusti, / per sempre avranno in eredità la terra, / germogli delle piantagioni del Signore, / lavoro delle sue mani per mostrare la sua gloria».   

 

[oppure:

LETTURA

Lettura della prima lettera di san Pietro apostolo 2, 4-10

 

Carissimi, avvicinandovi a Cristo, pietra viva, rifiutata dagli uomini ma scelta e preziosa davanti a Dio, quali pietre vive siete costruiti anche voi come edificio spirituale, per un sacerdozio santo e per offrire sacrifici spirituali graditi a Dio, mediante Gesù Cristo. Si legge infatti nella Scrittura: / «Ecco, io pongo in Sion / una pietra d’angolo, scelta, preziosa, / e chi crede in essa non resterà deluso. / Onore dunque a voi che credete; ma per quelli che non credono / la pietra che i costruttori hanno scartato / è diventata pietra d’angolo / e sasso d’inciampo, pietra di scandalo». / Essi v’inciampano perché non obbediscono alla Parola. A questo erano destinati. Voi invece siete stirpe eletta, sacerdozio regale, nazione santa, popolo che Dio si è acquistato perché proclami le opere ammirevoli di lui, che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce meravigliosa. Un tempo voi eravate non-popolo, ora invece siete popolo di Dio; un tempo eravate esclusi dalla misericordia, ora invece avete ottenuto misericordia. ]

 

SALMO

Sal 117 (118)

 

             ®   Rendete grazie al Signore, il suo amore è per sempre.

 

Dica Israele:

«Il suo amore è per sempre».

Dica la casa di Aronne:

«Il suo amore è per sempre».

Dicano quelli che temono il Signore:

«Il suo amore è per sempre». ®

 

Apritemi le porte della giustizia:

vi entrerò per ringraziare il Signore.

La pietra scartata dai costruttori

è divenuta la pietra d’angolo.

Questo è stato fatto dal Signore:

una meraviglia ai nostri occhi. ®

 

Questo è il giorno che ha fatto il Signore:

rallegriamoci in esso ed esultiamo!

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Vi benediciamo dalla casa del Signore.

Il Signore è Dio, egli ci illumina. ®

 

 

EPISTOLA

Lettera agli Ebrei 13, 15-17. 20-21

 

Fratelli, per mezzo di Gesù offriamo a Dio continuamente un sacrificio di lode, cioè il frutto di labbra che confessano il suo nome.

Non dimenticatevi della beneficenza e della comunione dei beni, perché di tali sacrifici il Signore si compiace.

Obbedite ai vostri capi e state loro sottomessi, perché essi vegliano su di voi e devono renderne conto, affinché lo facciano con gioia e non lamentandosi. Ciò non sarebbe di vantaggio per voi.

Il Dio della pace, che ha ricondotto dai morti il Pastore grande delle pecore, in virtù del sangue di un’alleanza eterna, il Signore nostro Gesù, vi renda perfetti in ogni bene, perché possiate compiere la sua volontà, operando in voi ciò che a lui è gradito per mezzo di Gesù Cristo, al quale sia gloria nei secoli dei secoli. Amen.

 

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Luca 6, 43-48

 

In quel tempo. Il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. / Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene».