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Sir 29, 8-13; Sal 33; Mc 9, 14-29

18 Febbraio 2014

Martedì della settimana della VI domenica dopo l’Epifania

 

 

Lettura

Lettura del libro del Siracide 29, 8-13

Sii paziente con il misero, / e non fargli attendere troppo a lungo l’elemosina. / Per amore del comandamento soccorri chi ha bisogno, / secondo la sua necessità non rimandarlo a mani vuote. / Perdi pure denaro per un fratello e un amico, / non si arrugginisca inutilmente sotto una pietra. / Disponi dei beni secondo i comandamenti dell’Altissimo / e ti saranno più utili dell’oro. / Riponi l’elemosina nei tuoi scrigni / ed essa ti libererà da ogni male. / Meglio di uno scudo resistente e di una lancia pesante, / essa combatterà per te di fronte al nemico.

Salmo
Sal 33 (34)

 

    ®  Venite, figli, ascoltatemi: vi insegnerò il timore del Signore.

 

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce. ®

 

L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. ®

 

Temete il Signore, suoi santi:
nulla manca a coloro che lo temono.
I leoni sono miseri e affamati,
ma a chi cerca il Signore non manca alcun bene. ®

Vangelo

Lettura del Vangelo secondo Marco 9, 14-29

In quel tempo. Il Signore Gesù con Pietro, Giacomo e Giovanni, arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. E subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». E dalla folla uno gli rispose: «Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha uno spirito muto. Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava schiumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!». Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito impuro dicendogli: «Spirito muto e sordo, io ti ordino, esci da lui e non vi rientrare più». Gridando e scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù lo prese per mano, lo fece alzare ed egli stette in piedi.
Entrato in casa, i suoi discepoli gli domandavano in privato: «Perché noi non siamo riusciti a scacciarlo?». Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».