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Sir 44, 1; 48, 22-25; Sal 140; Mc 4, 35-41

29 Gennaio 2014

MERCOLEDÌ DELLA SETTIMANA DELLA III DOMENICA DOPO L’EPIFANIA

 

LETTURA

Lettura del libro del Siracide 44, 1; 48, 22-25

Facciamo ora l’elogio di uomini illustri, / dei padri nostri nelle loro generazioni. / Ezechia aveva fatto quanto è gradito al Signore / e aveva seguito con fermezza le vie di Davide, suo padre, / come gli aveva indicato il profeta Isaia, / grande e degno di fede nella sua visione. / Nei suoi giorni il sole retrocedette / ed egli prolungò la vita del re. / Con grande ispirazione vide gli ultimi tempi / e consolò gli afflitti di Sion. / Egli manifestò il futuro sino alla fine dei tempi, / le cose nascoste prima che accadessero.

 

SALMO
Sal 140 (141)

 

     ® Sorveglia, Signore, la porta delle mie labbra.
oppure
     ® Mostra al tuo servo, Signore, la via della vita.

 

Signore, a te grido, accorri in mio aiuto;
porgi l’orecchio alla mia voce quando t’invoco.
La mia preghiera stia davanti a te come incenso,
le mie mani alzate come sacrificio della sera. ®

 

Poni, Signore, una guardia alla mia bocca,
sorveglia la porta delle mie labbra.
Non piegare il mio cuore al male,
a compiere azioni criminose con i malfattori:
che io non gusti i loro cibi deliziosi. ®

 

Mi percuota il giusto e il fedele mi corregga,
l’olio del malvagio non profumi la mia testa,
tra le loro malvagità continui la mia preghiera.
A te, Signore Dio, sono rivolti i miei occhi;
in te mi rifugio, non lasciarmi indifeso. ®

 

VANGELO

Lettura del Vangelo secondo Marco 4, 35-41

 

In quel medesimo giorno, venuta la sera, il Signore Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?».