Dn 2,36-47; Sal 97 (98); Col 1,1-7; Lc2,36-38
«Paolo, apostolo di Cristo Gesù per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, ai santi e credenti fratelli in Cristo che sono a Colosse: grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro. Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, continuamente pregando per voi, avendo avuto notizie della vostra fede in Cristo Gesù e della carità che avete verso tutti i santi a causa della speranza che vi attende nei cieli». (Col 1, 1-5)
Abba Genesio diceva ai suoi fratelli: venite da me per avere una nuova parola! Ma nessun discepolo può dire una parola da solo. Vedete i miei fratelli? Sono loro la mia parola per voi. Quando li chiamo per nome, quando li guardo e sorrido loro, posso dire con più verità la preghiera del Signore: “Padre nostro”. Senza un fratello da amare, senza una comunità per cui pregare, senza una passione per il Vangelo di Gesù che parola potrei dirvi? Solo nella fraternità e nella comunione posso dirvi una parola. Chi accoglie la buona notizia vive la carità tra i santi.
Preghiamo
Sorreggi la nostra fragilità,
o Dio pietoso,
con gli aiuti che tu ci doni nella nascita del tuo Cristo,
e poiché siamo decaduti dalla nobiltà primitiva
ci rialzi e rinnovi la gloria del Salvatore. Amen.
(orazione, liturgia ambrosiana)