[In Diocesi ambrosiana si festeggia oggi la solennità dei ss. Pietro e Paolo]
At 12,1-11; Sal 33; 2 Cor 11,16-12,9; Gv 21,15b-19
Pietro rimase addolorato che per tre volte il Signore gli chiedesse "Mi ami?", e gli rispose : "Signore, tu sai tutto, sai che ti amo". (Gv 21)
Oggi la Chiesa celebra solennemente la testimonianza di fede di Pietro e Paolo che, a Roma, nel centro dell’Impero del mondo antico, furono guidati dallo Spirito Santo e ricevettero la forza di accettare la morte per Cristo.
Due grandi apostoli, due testimoni della fede, due grandi inviati, missionari di Cristo. La festa odierna ci induce a ripensare alla dimensione missionaria della nostra vita cristiana. «Mi sarete testimoni fino agli estremi confini della terra» (At 1,8). I confini della terra non dicono semplicemente uno spazio territoriale, ma indicano un contesto umano, fatto di persone.
Senza temere delle nostre povere forse e capacità: Paolo si vanta delle sue debolezze, della condizione di sofferenza che deve sopportare per compiere la sua missione, perchè attraverso questa debolezza si manifesta la forza che invece viene da Cristo.
Preghiamo col Salmo
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.