Mi 5,1; Ml 3,1-5a.6-7b; Sal 145 (146); Gal 3,23-28; Gv 1,6-8.15-18
«E venne un uomo mandato da Dio, il suo nome era Giovanni». (Gv 1,6)
Ogni uomo è mandato da Dio, perché da lui veniamo. Giovanni è l’esempio, il precursore; precede Gesù per preparargli la strada, ma precede anche noi perché costituisce un esempio per ogni uomo.
La sua missione, dirà poi il vangelo, è quella di raddrizzare i sentieri e spianare le strade; questo è anche il nostro compito. Dobbiamo togliere gli ostacoli che impediscono a Gesù di “abitare tra noi”, ostacoli che provengono dai nostri limiti, ostacoli che ci dividono dai fratelli, ostacoli che impediscono al regno di Dio di diffondersi in tutta la sua potenza e la sua gloria.
Giovanni nasce poco prima di Gesù; lo stesso angelo Gabriele, l’angelo che sta davanti al Signore, viene ad annunciare la nascita di entrambi. La loro vita è legata dallo stesso grande evento: il Signore, viene fra noi. Giovanni è anche un esempio di umiltà, si ritrae per far posto a chi è più grande di lui.
Preghiamo
Convertici, Signore, Dio della vita. Trasforma il nostro cuore di pietra in cuore di carne. Spogliaci della durezza che impedisce l’amore, della chiusura che ci allontana da Te e dai fratelli. Donaci un cuore nuovo e uno spirito vigile, aperto alla tua azione. Amen.
Impegno Settimanale
Quali aiuti cerco per poter essere testimone dell’amore di Gesù?