Dt 19,15-21; Sal 100; Lc 8,4-15
I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché / “vedendo non vedano / e ascoltando non comprendano”. (Lc8 )
Gesù spiega ai discepoli la parabola del seminatore con cui ha voluto introdurli al grande tema dell’accoglienza o del rifiuto della Parola e del Regno del Padre da parte degli uomini. L’interrogativo di fondo è proprio quello relativo al fatto che non tutti riescono a cogliere la verità rivelata e comunque anche tra coloro che l’hanno ricevuta poi di fatto la mettono da parte e non la tengono più in conto. La fede è certo un dono ed è sostenuta dalla grazia di Dio, però ogni persona ha sensibilità e capacità di risposta differenti; c’è chi se ne astrae, chi si impegna ma solo a sprazzi, oppure la rifiutano del tutto. Però chi si dispone di buon animo a ricevere la verità divina e ad ascoltarne la voce interiore, può esserne testimone di valore e su di essa costruire la propria vita.
Preghiamo col Salmo
Amore e giustizia io voglio cantare,
voglio cantare inni a te, Signore.
Agirò con saggezza nella via dell’innocenza:
quando a me verrai?.