Gen 32,23-33; Sal 118 (119),105-112; Pr 24,3-6; Mt 7,13-20
Con la sapienza si costruisce una casa e con la prudenza la si rende salda; con la scienza si riempiono le sue stanze di tutti i beni preziosi e deliziosi. (Pr 24,3-4)
Per avere una vita ricolma di bellezza, di festa, di letizia, di ogni cosa preziosa e deliziosa, dobbiamo lavorare tanto. Dobbiamo costruire, innalzare pietra dopo pietra l’edificio in cui prendere casa. È un lavoro paziente e lungo, da progettare da lontano e da realizzare con attenzione, perché sia saldo e stabile lo spazio del nostro abitare sereni e sicuri. Sapienza e prudenza invitano a riflessione e cautela, lungimiranza e pazienza, impegno e fatica. Nessuna avventatezza, nessuna fretta, nessuna ansia di arrivare al risultato che immaginiamo: con prudenza valutiamo variazioni in corso d’opera. E impariamo a discernere cosa è bene che trovi spazio nella nostra casa e cosa no: con la scienza, dono dello Spirito, riconosceremo ciò che è prezioso e rende deliziosi i giorni.
Preghiamo
Se il Signore non costruisce la casa,
invano si affaticano i costruttori.
Se il Signore non vigila sulla città,
invano veglia la sentinella.
Invano vi alzate di buon mattino
e tardi andate a riposare,
voi che mangiate un pane di fatica:
al suo prediletto egli lo darà nel sonno.
(dal Salmo 127)