VII giorno dell’ottava di Natale
Mi 5,2-4a; Sal 95 (96); Gal 1,1-5; Lc 2,33-35
«Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima -, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori». (Lc 2,34b-35)
Il brano di vangelo di oggi ci presenta il futuro del bambino Gesù di cui abbiamo festeggiato la nascita pochi giorni fa. Gesù è segno di contraddizione, in mezzo alla sua gente: sarà una pietra di scandalo per alcuni e una pietra di fondamento per risorgere a vita nuova per altri. Il futuro di Maria prevede che sarà “trapassata” da una spada, soffrirà per i contrasti delle vicende che vivrà il figlio. Le sofferenze di Gesù saranno le sofferenze della madre. La missione di Gesù e di Maria, incominciata nella gioia ed esultanza, si va coprendo di preoccupazioni e di tristezza che culmineranno nella Croce. La storia del Messia sofferente sarà lacerante per tutti, anche per la Madre: non si può seguire la nuova luce destinata al mondo intero senza pagare il prezzo, senza essere chiamati a compiere scelte rischiose.
Preghiamo
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: “Su di te sia pace!”
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.
(dal Sal 121)