Ottava del Natale nella circoncisione del Signore
Giornata Mondiale della Pace
Nm 6,22-27; Sal 66 (67); Fil 2,5-11; Lc 2,18-21
«Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto». (Lc 2,19-20)
Ogni evento di Dio nella nostra storia ha bisogno di essere annunziato, proclamato, gridato nella sua verità. Se noi non diamo voce alla verità, ogni evento di Dio passa come cosa naturale, umana, una cosa come tutte le altre cose. Ma la nascita di Gesù, soprattutto per Maria e Giuseppe, è un evento speciale che ha bisogno di essere ascoltato e custodito nel cuore, meditato con l’aiuto dello Spirito Santo, nello stile proprio di Maria.
I pastori sono per noi esempio di una fede semplice ma nello stesso tempo molto grande perché sanno ascoltare le parole dell’angelo e con fiducia si recano al luogo a loro indicato: costatano la verità delle parole ascoltate e ne diventano testimoni. I pastori ora sanno che il Messia atteso è in mezzo a loro e per questo glorificano e lodano Dio per tutto quello che hanno udito e visto. Questa è la fede perfetta che dobbiamo augurare a tutti noi e che ciascuno di noi deve formarsi nel cuore. Senza questa fede, l’umanità non potrà mai vedere il mistero dell’Incarnazione reso visibile attraverso l’opera della Chiesa.
Preghiamo
O Dio, che hai posto a fondamento dell’opera di salvezza l’incarnazione del tuo Verbo, dona all’umanità le grazie che ti implora e fa’ che tutti gli uomini riconoscano, come unico nome che la nostra speranza può invocare, il nome del tuo Figlio unigenito. Amen.
(orazione, liturgia ambrosiana)