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Amore e giustizia io voglio cantare

22 Giugno 2016

 

Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 8,19-21

 

“Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti”. ( Lc 8,20)

 

Essere fuori e desiderare vedere Gesù. Sentire la mancanza di Gesù, sentirne l’assenza. Maria, più di chiunque altro, ha ascoltato e “fatto” (come sarebbe meglio tradurre ”mettere in pratica”) la Parola di Dio. In lei, e solo in lei, il Verbo si è fatto carne.

Tra i sinottici, Luca è il più delicato nel riportare questo brano. Sembra dirci, come riprenderà il Concilio Vaticano II, che anche Maria di Nazareth ha dovuto camminare in rapporto alla Parola che da lei aveva voluto essere partorita. Gesù richiama lei, i suoi fratelli, e con loro tutte le generazioni di credenti, che solo nell’ascolto fidente, e perciò obbediente, della sua Parola si ritrova la propria verità. Essa ancora vuole farsi carne in noi per portare a compimento quanto iniziato in Maria di Nazareth, madre di Gesù e madre nostra. Ascoltare è concepire il Verbo.

 

Preghiamo col Salmo

 

Beato l’uomo che non entra nel consiglio dei malvagi,

non resta nella via dei peccatori

e non siede in compagnia degli arroganti,

ma nella legge del Signore trova la sua gioia,

la sua legge medita giorno e notte.