1Cr 28,2-14; Sal 88(89); Lc 11,14-20
“Renderò saldo il suo regno per sempre, se egli persevereràò nel compiere i miei comandi e le mie norme, come fa oggi” . ( 1Cr 28)
Dio si impegna con Davide a proseguire la sua alleanza con, che Dio ha scelto tra i figli di David, per salire sul trono di Israele e continuare la storia di famiglia. “”Il Signore ti ha scelto perchè tu gli costruisca una come santuario: sii forte e mettiti al lavoro”. E Davide sollecita il figlio a rispettare i comandi divini e l’intero popolo perchè custodisca e ricerchi i comandi del Signore.
Dio non ha mutato la sua promessa, nè ha annullato il suo amore. Ci dice così il Salmo anche se noi, nella nostra storia quotidiana, ci sentiamo spesso fuori dimensione per tante aspettative su di noi: Dio vuole da ciascuno di noi l’impegno a costruirgli la dimora dova lui possa stare con l’umanità. Uno strano senso di disagio, oggi e sempre, che l’umanità conosce nell’ondeggiare tra fiducia e sfiducia nella presenza di Dio. Anche Gesù, che di persona ridona la parola ad una persona che ne è priva e scaccia il demonio che ne provocava il deficit, è a sua volta criticato e il suo gesto addirittura attribuito ad un intervento di Beelzebul. Il richiamo di Gesù è molto forte e ci mette in guardia da giudizi affrettati, da polemiche senza altro scopo che creare confusione e divisione nelle case e nei popoli.
Preghiamo col Salmo
Ma non annullerò il mio amore
e alla mia fedeltà non verrò meno.
Non profanerò la mia alleanza,
non muterò la mia promessa.