LUNEDì 18 APRILE
At 9,31-43; Sal 21 (22); Gv 6,44-51
«Sta scritto nei profeti: E tutti saranno istruiti da Dio. Chiunque ha ascoltato il Padre e ha imparato da lui, viene a me». (Gv 6,45)
Molti condizionano le nostre scelte, tanti ci hanno insegnato verità importanti per la nostra vita. Ogni giorno immagazziniamo notizie e informazioni, con l’esperienza impariamo molte cose. Gesù ci insegna, secondo la sapienza dei profeti, che Dio è il vero maestro e tutti noi saremo istruiti da lui. Allora siamo chiamati ad attingere spesso a questa fonte di sapienza e a farlo perché la nostra vita intera sia plasmata da lui.
A volte riteniamo che il tempo dedicato all’ascolto della parola di Dio e alla preghiera sia un tempo che noi dedichiamo al Signore e, quindi, tutto sommato, lo facciamo per lui. In realtà quel tempo è un’occasione nella quale lasciamo che il Signore si dedichi a noi, ci parli, ci colmi della sua sapienza. Quante volte siamo disorientati e confusi? Quante volte non sappiamo da che parte girarci nelle sfide della vita? È proprio lì che dobbiamo chiederci: ma il Signore che cosa mi insegna? Che strada mi indica? Solo così potremmo, piano piano, acquisire una sapienza più grande di quella che scaturisce dal nostro buon senso o dall’opinione comune.
Preghiamo
Tu, Signore, sei maestro di sapienza infinita;
tu sei sorgente della verità che non inganna;
dacci il desiderio di dissetarci alla tua fonte
e di attingere ogni giorno alla tua Parola.
[da: La Parola ogni giorno. La sapienza è uno spirito che ama l’uomo, Pasqua 2016, Centro Ambrosiano, Milano]