Ez 1,13-28b; Sal 96 (97); Gl 2,1-2; Mt 7,21-29
«Chiunque ascolta queste parole e le mette in pratica è simile a un uomo saggio che ha co-struito la sua casa sulla roccia». (Mt 7,24)
Il Signore verrà! È la certezza per il cristiano il quale non deve solo ascoltare ma deve anche mettere in pratica. Così come non basta dire: “Signore, Signore”, ma occorre fare la sua volontà. Orecchie e bocca non bastano: servono anche mani e piedi. Del resto è ovvio: se, infatti, l’unico comandamento è amare, l’amore in fondo è un servire umilissimo e concretissimo il prossimo, è un lavare i piedi. Gesù aggiunge poi che solo chi mette in pratica le sue parole costruisce la sua casa sulla roccia: come a dire, solo l’amore conta e resta. È evidente che solo una vita costruita sull’amore dà gioia e pace mentre, al contrario, sappiamo che una vita costruita anzitutto sui soldi, sul successo, o su qualunque altra cosa che non sia amore, alla fine delude e frana su se stessa! Ma chi sa costruire davvero la propria vita sull’amore? Chi è esente da sbagli e cadute? La roccia non siamo noi, ma è Lui: non la nostra capacità d’amare, sempre limitata, ma la sua fedeltà incondizionata ci insegna ad amare.
Preghiamo
Aiutami, Signore, ogni giorno a donarti sempre il meglio di me, anche se è poco, dal momento che non mi chiedi di fare cose straordinarie, ma soltanto che faccia cose ordinarie con cuore straordinario.
da: La parola ogni giorno.“I miei occhi hanno visto la tua salvezza”(Lc 2,30). Il dono di un nuovo inizio. Avvento e natale 2011, ed. Centro Ambrosiano