Gen 14,11-20a; Sal 118 (119),41-48; Pr 6,16-19; Mt 5,38-48
Avete inteso che fu detto: «Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico». Io vi dico:amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli. Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste». (Mt 5,43-45a.48)
La strada è sempre più in salita, Gesù ama le scalate e ci sprona a raggiungere la vetta. Seguiamo il capo cordata che ci precede col suo esempio e aiuto. Oggi Gesù ci chiede di non opporre resistenza a chi ci fa del male, ma a rispondere al male con il bene e se gli esempi portati sono un po’ datati, ognuno li può attualizzare nella propria situazione. Sarà capitato a tutti di ricevere scortesie, sgarbi, forse anche ingiustizie, ebbene sarà questo il momento per rispondere con cortesie, gentilezze e magnanimità. Gli eventuali nemici dobbiamo amarli in nome di Cristo, proprio perché siamo e vogliamo vivere da cristiani e non da pagani. Sì, è difficile, ma con Dio tutto diventa possibile.
Preghiamo
Aspetto da te la salvezza, Signore,
e obbedisco ai tuoi comandi.
Io custodisco i tuoi insegnamenti
e li amo sopra ogni cosa.
dal Salmo 118(119)
[La Parola ogni giorno – "Questo è il mio corpo, che è dato per voi". Pane di vita per le genti – Quaresima 2012 – Centro Ambrosiano]