At 2,1-11; Sal 103(104); 1Cor 12,1,11; Gv 14,15-20 «… Nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi». (At 2,4) Lo Spirito del risorto conosce la mia lingua natìa. Egli conosce il mistero di Dio nascosto da secoli: il mistero di un Dio crocifisso. È essenzialmente di quello che Lui mi parla, di cui ci parla. Lui sa trovare le parole giuste, quelle che guariscono. A causa di parole di menzogna (Gen 3,1-7) il nostro rapporto col Creatore si era ammalato. Un dio tiranno, invidioso e meschino, come ce lo aveva dipinto il serpente astuto, era diventato la causa del nostro nasconderci (Gen 3,10). Le sue parole ci avevano avvelenato il cuore, la mente e l’anima. Il Crocifisso ci fa uscire dal nascondiglio; non abbiamo niente da temere da lui. Lo Spirito del crocifisso risorto, il nostro nuovo respiro, conosce il mistero e ce lo racconta, guarendo così l’antica ferita. Egli è Paraclito: il difensore, il consolatore. Egli è la vita stessa di Dio che vuole venire a vivere in noi. Solo Lui sa parlarci, nella Verità, del Figlio e del Padre. Lo Spirito del risorto conosce la mia lingua natìa. Rendiamo grazie a Dio. Preghiamo Sia per sempre la gloria del Signore; gioisca il Signore delle sue opere. A lui sia gradito il mio canto, io gioirò nel Signore. (dal Salmo 103) [da: La Parola ogni giorno – LA NOSTRA LETTERA SIETE VOI – Santità ministeriale – Pasqua 2011 – Centro Ambrosiano]