Dt 12,29-13,1; Sal 96; Rm 1,18-25; Mt 12,15b-28
"L’ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ogni ingiustizia di uomini che soffocano la verità nell’ingiustizia". (Rm 1)
Guardatevi dal cercare gli dei delle nazioni, ci dice Mosè nel Deuteronomio, perchè oggi come allora, soffriamo della tendenza di assecondare tradizioni e credenze estranee alla rivelazione di Dio, che ci vengono da lontano e ci sembrano più ‘allettanti’. A questa idolatria non c’è giustificazione, perchè chi ha conosciuto la verità di Dio non può barattarla con alcuna altra senza diventare ipocrita e corruttibile. Ancor più quando si piega la verità all’ingiustizia per trarne vantaggio personale. Gesù non ha fatto nessun gesto di contestazione, di rottura o di forza per far trionfare la giustizia, ma ha sanato quanti gli si avvicinavano senza clamore, addirittura imponendo loro il silenzio, perchè la loro guarigione non divenisse un motivo di critica o di contrasto. Curiosamente, infatti, le reazioni ai gesti di bene operati da Gesù, sono state di giudizio negativo imputandogli di essere strumento di Satana: non necessariamente il miracolo porta alla conversione, ciò comporta però un giudizio di Dio che prende le distanze da chi vanta una sapienza non fondata sulla verità.
Preghiamo col Salmo
Il Signore regna: esulti la terra, gioiscano le isole tutte. Nubi e tenebre lo avvolgono, giustizia e diritto sostengono il suo trono.