Sia nella Chiese d’Oriente che d’Occidente si celebra oggi la nascita di Maria, la madre del Signore, come l’aurora che annuncia il Giorno nuovo, il Giorno della nostra salvezza. La data dell’8 settembre è quella della dedicazione della basilica costruita nel secolo V sul posto della Piscina Probatica (Gv 5, 1-9), a Gerusalemme, presso il tempio, dove la tradizione localizzava la casa di Anna e Gioacchino, genitori della Vergine, oggi basilica di S. Anna. La festa si diffuse nel VI secolo in tutto l’Oriente e fu introdotta a Roma dal papa siriaco Sergio I († 701) che la solennizzò con una processione dalla chiesa di S. Adriano al Foro alla basilica Liberiana, divenuta poi molto popolare nel Medioevo, quando la festa ebbe anche una vigilia e un’ottava. In oriente, questa festa apre l’anno liturgico bizantino.
A Milano, che ha il suo duomo dedicato a Maria nascente, l’8 settembre inizia tradizionalmente l’anno pastorale, come attingendo alla fedeltà di un inizio, antico e sempre nuovo, la gioia di un annuncio di grazia dal quale soltanto può prendere avvio e orientamento buono e speranza ogni nostra iniziativa.
L’8 settembre si ricorda anche la morte di Guglielmo di Saint-Thierry (1079-1148), abate prima del monastero benedettino di Saint-Thierry e poi monaco cistercense a Signy, dove si dedicò alla stesura delle sue opere teologiche e spirituali, che avrebbero conosciuto una larghissima diffusione. Amico personale di Bernardo di Clairvaux, pose mano alla stesura della Vita di Bernardo che il sopraggiungere della morte gli impedì di terminare. Si può considerare il più alto cantore dell’amore di Dio di tutto il medioevo.