Per non diventare “il delegato alle cose del computer”, il WA deve essere in grado di trasmettere ai responsabili della comunità parrocchiale un livello di competenza e autonomia nell’uso del web adeguato alle funzioni che sono chiamati a svolgere.
E’ dunque generalmente ipotizzabile:
un’opera di formazione di base rivolta alla cerchia estesa dei responsabili e operatori della comunità, essenzialmente limitata al versante ricerca utilizzo di materiali e servizi (uso della posta elettronica; principi fondamentali di connessione, navigazione e ricerca in rete; modalità pratiche d’uso del portale diocesano, con particolare attenzione alle sezioni dedicate maggiormente utili a ciascuno [PROFILI]);
una formazione più approfondita riservata ai referenti di settore del WA, comprendente le nozioni essenziali per collaborare anche sul fronte della contribuzione secondo il protocollo operativo di cui al precedente punto 4c
un aggiornamento costante delle competenze dei collaboratori più stretti del WA, che riporti a livello locale quanto trasmesso nell’ambito delle attività formative e di assistenza ai WA proposte dal portale diocesano.
L’azione formativa del WA va intesa come un impegno costante da rinnovare periodicamente, e non come uno sforzo da attivare una tantum , e limitatamente a un ambito tecnico e strumentale (peraltro importante per la capacità potenziale di ottimizzare e semplificare notevolmente alcune attività). La navigazione in rete attiene infatti alla comunicazione – un piano che da sempre strategicamente fondamentale per qualsiasi azione pastorale, nella presente era iper-tecnologica si rivela strutturalmente soggetto a mutamenti tanto rapidi quanto radicali.
In questo senso il WA deve valorizzare anche la sua opera di continuo monitoraggio del mondo web (ovviamente sempre nell’ottica interpretativa della rilevanza pastorale) trasmettendo ai responsabili e agli operatori della comunità rapporti critici aggiornati sull’evoluzione della rete non solo in termini tecnici (nuove possibilità operative aperte dall’introduzione di nuovi software), ma anche e soprattutto di forme di linguaggio, nonché dei contenuti della comunicazione (rassegne periodiche di “cosa si trova in rete”).
La formazione va poi affiancata e sostenuta da un’opera di assistenza tecnica che pur puntuale e specifica, bisogna non travalichi nella delega totale (“scaricami tu la posta elettronica che io non sono capace…”).
Su questo piano la cura maggiore del WA (che può comunque avvalersi a sua volta dei servizi di assistenza messi a sua disposizione dal portale diocesano, nonché dal provider del sito parrocchiale, qualora esistente) deve rivolgersi
alla manutenzione e all’aggiornamento costante dell’hardware e del software in dotazione alla comunità (con connessa attività formativa ai principali users);
al supporto tecnico (conversioni; elaborazioni di file di testo, audio, immagine, video; duplicazioni; creazione di pagine web; attivazione di link; masterizzazioni; trasferimento e organizzazione di materiali su floppy-disc e cd-rom; organizzazione e gestione di data-base, mailing list ecc.) nell’ambito della realizzazione di supporti informatici per le attività pastorali della comunità parrocchiale o alla gestione di alcuni servizi (segreteria; gestione archivi biblioteche ecc.).