Milziade, di origine africana, fu eletto papa alla morte di Eusebio, nel 310. Sappiamo che il suo pontificato fu breve perché, nel 314, le opere da lui fervidamente iniziate vennero proseguite da papa Silvestro. Milziade si trovò a governare la Chiesa nello straordinario periodo di passaggio tra l’età delle persecuzioni e quella della pace costantiniana e approfittò di questa mutata situazione politica per riorganizzare energicamente la Chiesa.
Costantino di ritorno, vittorioso, dalla battaglia di Ponte Milvo, favorì l’iniziativa di Milziade per riavere i beni confiscati durante le persecuzioni e riprendere possesso dei luoghi di culto. Sappiamo che Costantino non si limitò ad andare incontro alle richieste dei cristiani, ma costruì per loro nuove e grandiose basiliche, prima fra tutte quella Lateranense. Milziade, primo papa dell’età costantiniana, per la sua attività a favore della Chiesa, fu chiamato da sant’Agostino “vero figlio della pace e vero padre dei cristiani”.
Si ricorda anche la Beata Vergine di Loreto. La devota tradizione della traslazione da Nazareth a Loreto della Casa dove nacque la Vergine Maria e dove ricevette l’annuncio dall’Arcangelo Gabriele, risale al 1296, all’anno cioè della visione che ebbe un eremita, fra’ Paolo della Selva che sembra indicasse l’esistenza e l’autenticità della casa stessa. Papa Paolo II, nel 1468, per salvaguardarla, fece racchiudere la santa casa in un grandioso santuario, ancor oggi meta di numerosissimi pellegrinaggi. Papa Giovanni Paolo II lo definì “il cuore mariano della cristianità ”.