Non è argomento facile da affrontare, ed è sovente confuso con la rinuncia all’esercizio della sessualità. Lo è ancor meno oggi: sappiamo infatti che le coppie di fidanzati (conviventi o no) spesso hanno regolarmente rapporti sessuali prima del matrimonio. Diviene quindi ancora più importante saper dare motivazioni positive alle scelte di vita proposte dalla Chiesa, con delicatezza, ma anche con coraggio.Il passaggio qui sotto può aiutare a sintetizzare i principali tratti di un amore casto.
17. La castità è l’affermazione gioiosa di chi sa vivere il dono di sé, libero da ogni schiavitù egoistica. Ciò suppone che la persona abbia imparato ad accorgersi degli altri, a rapportarsi a loro rispettando la loro dignità nella diversità. La persona casta non è centrata in se stessa, né in rapporti egoistici con le altre persone. La castità rende armonica la personalità, la fa maturare e la riempie di pace interiore. Questa purezza di mente e di corpo aiuta a sviluppare il vero rispetto di se stessi e al contempo rende capaci di rispettare gli altri, perché fa vedere in essi persone da venerare in quanto create a immagine di Dio e per la grazia figli di Dio, ricreate da Cristo che « vi ha chiamato dalle tenebre alla sua luce ammirabile » (1 Pt2,9).
Pontificio Consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato,1996, n. 17
UN’ESPERIENZA pastorale
Racconta un Parroco di Seregno:
«Mi è capitato di fronte a conviventi, di proporre, lasciando poi alla libertà di coscienza, che da un certo punto in poi (decidano loro quando) scelgano di vivere da fratello e sorella in modo da prendere coscienza, in maniera anche un po’ forte, della scelta che stanno facendo. Poi dico loro che possono accostarsi alla penitenza e all’Eucaristia e di comunicarlo al confessore, per far prendere coscienza di una scelta che anche impegna la dimensione morale»