Nella Diocesi di Milano la pratica della lectio divina, in virtù dell’impulso datole dal cardinale Carlo Maria Martini, non è venuta meno e ciò ha permesso di riconoscerle un ruolo sempre più importante per il cammino di fede dei cristiani. Nella lectio divina la Parola si fa esperienza, diventa principio di conversione e di vita.
Il Circolo Romano Guardini – Meic di Milano e dell’Università Cattolica da tempo organizza annualmente un ciclo di incontri di lectio divina e per quest’anno è stato scelto il libro di Qoèlet. Fra i testi del Primo Testamento è uno di quelli che più interpellano i nostri giorni. L’autore indaga ogni aspetto del vivere con un disincanto che lo avvicina al sentire della nostra contemporaneità, e lo fa in un modo che oggi definiremmo “spregiudicato”. Non ha timore di vagliare tutte le ipotesi, anche quelle apparentemente più dissacranti. Affronta il dubbio e lo attraversa, senza rifugiarsi in facili accomodamenti e rifuggendo una sapienza a “buon mercato”. Scrive il cardinale Gianfranco Ravasi: «Il vuoto e l’oscurità, in cui egli si muove […] sono una realtà autobiografica per molti e per tutti, almeno in alcuni momenti; ma sono anche una inconsapevole ma reale parola di Dio, essendo questo canto del vuoto e del silenzio “ispirato” da un Dio che in Qohelet non teme di passare attraverso la galleria oscura della crisi della sapienza e della vita» (Qohelet, San Paolo, 2022, p. 6).
Il programma
Gli incontri si terranno a Milano, presso il Santuario della Madonna delle Grazie (quartiere dell’Ortica), da ottobre a gennaio, una volta al mese, al sabato pomeriggio (vedi qui il volantino) e saranno aperti a tutti. Come di consueto, il ciclo di Lectiones divinae è accompagnato dalla proposta di un cammino personale di “lectio continua”, ossia la lettura dell’intero libro di Qoèlet, di cui si offre uno schema per la lettura quotidiana (vedi qui). Settimanalmente vengono proposti brani di commento per un approfondimento esegetico.