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Csi

Apre le porte il Selinunte Stadium

La nuova vita dell’ex mercato coperto parte sabato 1 ottobre, con un villaggio dello sport e una cena di strada

30 Settembre 2022
La consegna delle chiavi da parte dell'assesore Maran a Maran Achini e alla segretaria provinciale Marta Comi

A inaugurare ufficialmente il percorso verso la nuova sfida avvincente targata Csi Milano, non può che essere un evento altrettanto sfidante e, forse, un po’ folle. Sabato 1 ottobre, dalle 14 alle 19, l’area intorno all’ex mercato di piazza Selinunte a Milano si animerà trasformandosi in un Villaggio dello Sport con attività gratuite aperte a tutti i cittadini e trasversali a tutte le fasce di età. Una giornata che vuole risvegliare l’aggregazione in uno dei quartiere attualmente più complessi del capoluogo, e che per questo si concluderà “con le gambe sotto il tavolo”, per una cena collettiva che coinvolgerà direttamente gli abitanti della zona, i quali potranno cucinare le proprie specialità e consumarle nella grande tavolata allestita in viale Aretusa.

Il volto bello

L’idea, come anticipato, sta in capo al Centro Sportivo Italiano – Comitato di Milano, che in cordata con Kayros e Consorzio Sir, si è di recente aggiudicato la gestione dell’ex mercato per tutto un anno ponendosi un obbiettivo affascinante quanto arduo: trasformare la struttura comunale di uno dei quartieri più complessi e delicati della città. «È ora di tornare a parlare del volto bello di piazza Selinunte, e per questo inauguriamo con entusiasmo ed emozione questo spazio che ci immaginiamo come casa per tutti coloro che hanno a cuore questo territorio -spiega Massimo Achini, presidente di Csi Milano -. Se è vero che generare socialità è ciò che ci preme, infatti, è altrettanto vero che vogliamo farlo con un grande gioco di squadra che faccia sentire a casa propria ogni associazione attiva sul territorio. Il Selinunte Stadium deve essere questo, e può diventarlo grazie al lavoro prezioso di ogni realtà: penso per esempio a Kayros che ha qui un presidio permanente già da molto tempo. Ovviamente tutto questo deve potersi reggere su sostegni preziosi, e noi sappiamo di poter contare sul Comune di Milano e sul Municipio 7, che ringraziamo davvero per credere in questa avventura almeno quanto noi».

Il programma

Il programma (vedi qui) prevede una carrellata di attività sportive, dalle più comuni a quelle tutte da scoprire. Sono stati allestiti dal comparto logistica del Csi Milano campi da calcetto, basket, pallavolo, piste di atletica, gonfiabili e giochi giganti, spazi per la ludoteca e per i bimbi più piccoli, oltre alla predisposizione di alcuni tatami per le arti marziali e di pedane per la danza. Ma i motivi di novità non stanno solo nello sport che si costruisce in piazza insieme alla gente, ma anche negli sportivi che passeranno dallo Stadium per animare la giornata. È prevista infatti la partecipazione di atleti del mondo sportivo tra cui ex atleti di F.C. Internazionale, oltre alla campionessa medaglia olimpica di Judo, Cinzia Cavazzuti, che si presterà a dare lezioni sul tatami.

Il sostegno del Comune

«Credo fermamente nel rilancio dell’ex mercato coperto di piazzale Selinunte che auspico possa diventare un luogo di cultura, sport e socialità per tutto il quartiere San Siro – dichiara Pierfrancesco Maran, assessore alla Casa del Comune e al Piano Quartieri del Comune di Milano-. Per questo abbiamo predisposto un bando temporaneo che grazie al supporto di Csi Milano, Kayros e Sir ha permesso di mettere a disposizione della cittadinanza numerose attività sportive e aggregative in questi mesi e realizzare questa splendida giornata di attività rivolte a grandi e piccini. Non vogliamo però fermarci qui, per questo speriamo che attraverso il bando definitivo la struttura possa essere completamente riqualificata e messa a disposizione di tutti i milanesi».

«Ci vuole coraggio per mettere in piedi una giornata come quella di sabato, allestendo proprio qui un vero villaggio dello sport e puntando su un’idea come una cena di strada -conclude Achini- e ci vuole coraggio anche per accettare la sfida più ampia della gestione dello spazio, che dalla prossima settimana vedrà un susseguirsi di attività importanti messe in essere dalla squadra del Csi Milano in collaborazione con le associazioni del territorio».

L’autunno al Selinunte Stadium si presenterà ricco di percorsi ludici, sportivi, educativi, culturali, formativi e sanitari. Tra le diverse proposte introdotte dalle associazioni del territorio, si annotano i corsi di Judo, la Street Dance, i tornei di Biliardino, le lezioni di ballo, i corsi di Italiano per le mamme e l’importante servizio messo a disposizione dal Policlinico di Milano che offrirà una volta a settimana un ambulatorio pediatrico gratuito, iniziativa sanitaria che si va ad aggiungere al servizio da tempo portato avanti da Emergency nel quartiere.

Il ruolo di Kayros

Le attività coprono esigenze di diverse fasce di età presenti nel quartiere, ma di sicuro pongono l’attenzione sui giovani e giovanissimi, verso i quali da tempo svolge un lavoro costante in zona la Comunità Kayros di Don Claudio Burgio: «Calare i progetti dall’alto con gli adolescenti non funziona mai, e a maggior ragione non avrebbe funzionato in un territorio giovanile complesso e chiuso come questo – commenta Don Burgio, fondatore della comunità e cappellano del Carcere minorile Beccaria di Milano -. Siamo partiti allora stando paradossalmente “zitti”. Abbiamo ascoltato, in silenzio, quello che ci raccontavano e ci chiedevano i ragazzi, dando importanza ai loro desideri e ai loro bisogni. Pian piano siamo riusciti ad entrare nella loro quotidianità e a fidarci gli uni degli altri. Cosa incredibile ed entusiasmante, adesso proprio loro hanno iniziato a proporci progetti, che poi facciamo insieme.  Va detto che l’aggancio non è stato semplice e se siamo riusciti a inserirci è anche perché i rapper famosi della zona, che in un certo senso ci avevano chiamato in aiuto per togliere dalla strada i “fratelli” più piccoli, ci appoggiano dall’inizio. Sono ragazzi che aiutano altri ragazzi, alla fine. Noi ci mettiamo solo un po’ di organizzazione. E la tenacia nel sollecitare istituzioni e Chiesa per migliorare la vita in quartiere».