A Milano, tra piazza Sant’Eustorgio, Colonne di San Lorenzo e Porta Ticinese, la “Festa della Fede”, iniziativa della Pastorale giovanile della Diocesi di Milano, con musica, riflessioni e preghiere all’insegna della condivisione e della voglia di stare insieme

di Alberto RIZZARDI

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Dopo iniziative analoghe organizzate in altre zone pastorali diocesane, tra cui Rho, Treviglio, Varese e Lecco, il 22 giugno la “Festa della Fede” ha invaso Milano per il suo atto conclusivo, con un corredo di musica, colori e quella capacità, genetica, di aggregare, attrarre e coinvolgere. Lo ha fatto in un giorno e in luoghi non banali: un sabato sera d’inizio estate tra piazza Sant’Eustorgio, Colonne di San Lorenzo e Porta Ticinese, cuori pulsanti, assieme ai vicini Navigli, della movida cittadina. L’iniziativa, organizzata dalla Pastorale giovanile della Diocesi di Milano, era la terza tappa dell’itinerario spirituale “Varcare la soglia” proposto ai giovani milanesi nell’Anno della Fede, di cui ha incarnato perfettamente l’anima. “Un’occasione di gioia e di condivisione – spiega don Maurizio Tremolada, responsabile del Servizio Giovani diocesano – che non può essere vissuta senza varcare le ‘nostre’ soglie, cioè senza uscire dagli ambienti soliti, per andare incontro ai giovani.” Una sfida per l’evangelizzazione che è stata raccolta, già nei primi mesi dell’anno, da alcuni spinners, ovvero dei giovani tessitori-narratori scelti dai vari gruppi, associazioni e movimenti per essere collegamento tra il gruppo stesso e l’Arcivescovo di Milano, Monsignor Angelo Scola. Questa voglia di stare insieme, di condividere la propria Fede è stata ben declinata nella “Festa della Fede” milanese, iniziata già nel tardo pomeriggio di sabato con installazioni e una serie di workshop ospitati dall’Oratorio della Basilica di Sant’Eustorgio e di San Lorenzo Maggiore. Cinque diversi gruppi di lavoro, alcuni di riflessione, dedicati ad alcuni dei temi che coinvolgono più da vicino i ragazzi, come studio e lavoro, giovani e relazioni, altri più operativi per l’allestimento della piazza e dell’aperitivo serale. Alle Colonne di San Lorenzo, invece, si è parlato di evangelizzazione di strada con un percorso pomeridiano di formazione per un centinaio di ragazzi e il clou in serata con preghiere, adorazione nella Basilica, aperta per l’occasione, e il mandato. Non certo una novità per la zona, visto che ormai dal 2005 Sant’Eustorgio, nella sera di ogni terzo sabato del mese apre le porte della sua Basilica fino a notte fonda per dare l’opportunità ai giovani di fare un incontro per molti inusuale e inaspettato: il Signore. “Quella dell’evangelizzazione di strada è una straordinaria occasione per svegliare la fede che a volte c’è, ma è tenuta nascosta” – afferma don Zbigniew Wadolowski, per tutti semplicemente don Zibi – Capita che a volte i giovani entrino con una bottiglia di birra in mano e un atteggiamento apparentemente inscalfibile e a fine serata scoppino in lacrime.” In serata, poi, davanti a un pubblico corposo il concerto testimonianza del quartetto rock vicentino The Sun, esibitosi l’anno scorso a Milano davanti a Papa Benedetto XVI in occasione del VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Una serata, presentata dalla giornalista e conduttrice Francesca Fialdini, arricchita dalla testimonianza di un acclamatissimo Francesco Silvestre, leader dei Modà, che dell’importanza della Fede nella sua vita e per la sua carriera non ha mai fatto mistero. Ad aprire la serata un dialogo sul palco tra alcuni giovani delle varie realtà cattoliche e Monsignor Carlo Faccendini, Vicario episcopale per la città di Milano, su alcuni temi rilanciati proprio dai giovani, come l’amore, la vita comunitaria, la Fede e il suo rapporto con la vita di tutti i giorni. E a chi gli chiedeva su come un giovane possa aiutare pienamente la sua comunità Monsignor Faccendini ha risposto: “Restando giovani e vivendo profondamente la vostra giovinezza; con quella carica di passione, coinvolgimento, freschezza e provocazione che vi caratterizzano e di cui tanto le nostre parrocchie hanno bisogno.” Vivendo la Fede, insomma, e trasformarla in un’occasione di festosa condivisione.

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