Come per la zona arancione, a maggior ragione in zona gialla, l'oratorio può organizzare l'animazione dei ragazzi "in presenza", proponendo attività che ricalchino il modello Summerlife della prima ora, secondo le indicazioni dettate dall'Avvocatura (cfr. allegati). Le comunità educanti possono valutare la ripresa dei percorsi di fede e di catechesi "in presenza" e, naturalmente, continuare a invitare i ragazzi a messa, ai sacramenti e a momenti di preghiera in chiesa, considerando la capienza e promuovendo nuove opportunità di partecipazione. L'animazione "inedita" "winter edition" a piccoli gruppi resta il modello da adottare per le prossime settimane, anche per i laboratori di Carnevale, le domeniche insieme e i giochi organizzati in oratorio. Per quanto riguarda lo sport sono consentiti gli allenamenti degli sport individuali all'aperto e gli allenamenti - sempre all'aperto - degli sport di contatto ma da svolgersi in forma individuale. I bar riaprono fino alle 18 solo se hanno l'ingresso dalla strada e chiudono l'accesso agli altri spazi oratoriani.
L’oratorio può organizzare attività di animazione con iscrizione e considerando capienza e protocolli per una “winter edition” del modello Summerlife. In zona gialla ci sono ancora regole da rispettare rigorosamente per contrastare l’emergenza Covid-19, ma l’oratorio può tornare con coraggio e con l’aiuto di volontari a fare quello che sa fare meglio: l’animazione dei ragazzi, con quelle accortezze che abbiamo imparato a conoscere.
Sarà possibile promuovere e realizzare attività di animazione organizzate, per esempio per attivare laboratori di carnevale oppure pensando a giornate speciali di animazione a “piccoli gruppi” e a iscrizione, seguendo i protocolli precisi che abbiamo seguito nella prima fase dell’estate ragazzi, con qualche variante, che non impone una modulistica stringente ma che consiglia un’organizzazione puntuale delle occasioni di incontro in oratorio.
Non sarà dunque ancora possibile la libera frequentazione, ma potremo ritrovarci in oratorio per svolgere delle attività con i ragazzi “a piccoli gruppi” nel rispetto delle norme anti-Covid che ormai conosciamo bene.
Animazione organizzata in oratorio
Parliamo dunque dei momenti di animazione organizzata in oratorio. Essi sono possibili solo nel caso si adottino le indicazioni del modello “Summerlife”.
Fra le norme (rimandiamo all’allegato) a cui attenersi scupolosamente riportiamo:
– il distanziamento di almeno un metro per attività di tipo “statico” e di due metri per attività di tipo “dinamico” (quindi va evitata ogni forma di contatto);
– la firma del patto di corresponsabilità (non è necessario sottoscriverne un altro se è già stato fatto per la catechesi e per la partecipazione ai gruppi);
– l’iscrizione all’attività proposta (per organizzare i “piccoli gruppi” e stabilire il numero dei volontari) con relativa registrazione all’ingresso in oratorio;
– l’igienizzazione delle mani;
– l’utilizzo degli spazi secondo capienza (preferendo gli spazi all’aperto o avendo cura di arearli spesso) e la loro relativa igienizzazione.
Non c’è da dire che è obbligatorio l’uso corretto della mascherina, in ogni condizione e per ogni tipo di attività.
Attenzione!
Per le proposte di animazione organizzata (per la catechesi valgono le indicazioni relative e non queste) può “tornare” dunque l’impostazione per piccoli gruppi stabili, affidati alla supervisione di volontari maggiorenni (eventualmente affiancati da 16/17enni), secondo un rapporto numerico che è consigliato di 1 maggiorenne per 7 ragazzi circa (anni iniziazione cristiana) e di 1 maggiorenne per 10 ragazzi circa (preadolescenti e/o adolescenti), con affiancamento di 16/17enni. Gli adolescenti possono formare gruppi di animazione autonomi (con un maggiorenne presente nel rapporto consigliato di 10 a 1) per cui è possibile prevedere un’animazione distanziata dai ragazzi: gli adolescenti di 14-15 anni non possono stare in gruppo con i ragazzi della scuola primaria e svolgere la stessa attività vicino a loro – seppur senza contatto e ad un metro di distanza – ma possono stare a distanza (ad esempio di cinque metri circa) e animare i ragazzi con balli, giochi a stand, racconti, ecc. Naturalmente i gruppi di adolescenti e preadolescenti (e il gruppo degli animatori) possono ritrovarsi secondo le modalità dei “piccoli gruppi stabili” nel rapporto numerico di 10 a 1 con educatori o volontari maggiorenni per svolgere attività laboratoriali o di altro tipo in modo autonomo (per gli incontri de percorsi di fede valgono invece le indicazioni relative).
Sarà fondamentale come sempre l’apporto dei volontari dell’oratorio che saranno utili anche per l’accoglienza dei ragazzi in oratorio per la catechesi e i gruppi formativi che seguono i protocolli seguenti.
I protocolli per la catechesi e i gruppi formativi
Riportiamo quanto segnala l’aggiornamento della Nota per la ripresa dei percorsi educativi per minori: «Il passaggio in “zona arancione” permette di riprendere le attività educative per minori e per giovani. Il Parroco valuti questa possibilità insieme alla Comunità educante, tenendo conto sia delle motivazioni pastorali sia delle concrete condizioni in cui avviene la catechesi, come ad esempio: numero ed età di catechisti ed educatori; età dei ragazzi; numero dei ragazzi che compongono i singoli gruppi; numero dei ragazzi attualmente in quarantena o in isolamento».
Spetta dunque alle comunità educanti, in accordo con il parroco o responsabile della comunità pastorale e il coordinatore dell’oratorio, stabilire l’opportunità di una ripresa “in presenza” degli incontri di formazione e di catechesi e degli itinerari di fede delle diverse fasce d’età, a partire dall’Iniziazione cristiana per passare ai gruppi dei preadolescenti e degli adolescenti, agli incontri formativi per gli animatori e gli educatori, ecc.
I criteri per un discernimento sono indicati.
Per quanto riguarda il Doposcuola si raccomanda ancora fortemente la modalità a distanza (online).
Il Consiglio dell’Oratorio si può incontrare
Per il Consiglio dell’Oratorio o ad esempio i gruppi di lavoro del percorso Oratorio 2020 e per la realizzazione della Scheda 21, si lascia la discrezionalità ai membri di stabilire la modalità di incontro, se “in presenza” o “a distanza”, considerando anche il tipo di lavoro che per cui si è chiamati a radunarsi, per il grado e la facilità di interazione.
Gli oratori dunque possono riaprire solo per:
– accogliere gli eventuali percorsi di catechesi, i gruppi di fede delle diverse fasce d’età e gli incontri formativi;
– svolgere attività organizzate di animazione (laboratori, giochi, momenti aggregativi, ecc.) a cui si partecipa per iscrizione, secondo il modello “Summerlife”.
A titolo di esempio, sarà possibile allestire i laboratori di Carnevale in oratorio, in preparazione di una eventuale festa di carnevale che si potrebbe fare in presenza con giochi organizzati “a piccoli gruppi” e a distanza e con iscrizione e triage all’ingresso dell’oratorio.
Le attività che restano sospese
Rimangono rigorosamente sospese le seguenti attività “in presenza”:
– la libera frequentazione degli ambienti oratoriani;
– l’attività dei bar degli oratori (possono riaprire fino alle 18.00 solo i bar che hanno accesso diretto dalla strada e che chiudono l’accesso agli altri spazi dell’oratorio: clicca qui);
– le prove dei coretti in oratorio e in chiesa;
– gli spettacoli teatrali e i concerti;
– i corsi di teatro, di musica, di canto (che è possibile continuare “a distanza);
– le “convivenze” e le “vite comuni”;
– le feste, anche concedendo spazi a terzi;
– i pranzi, le cene o il pernottamento;
– gite e uscite di vario tipo;
– gli sport di contatto e gli allenamenti sportivi di squadra e di contatto;
– mercatini, banchetti e vendite di “beneficienza”.
Queste condizioni sono valide per tutto il tempo in cui la Lombardia risulterà in “zona arancione”, finché non subentreranno nuove norme eventualmente più favorevoli, prontamente indicate dall’Avvocatura della Diocesi. Molto probabilmente, le possibilità, i limiti e le sospensioni saranno valide allorché la Lombardia dovesse passare in “zona gialla”, perché si riferiscono all’Allegato 8 del DPCM attualmente in vigore.
Invitiamo comunque a consultare lo schema sintetico a cura dell’Avvocatura.
Online e in presenza in modo virtuoso e creativo
Come molto egregiamente tantissimi oratori stanno facendo, sarà utile continuare e alternare le attività “in presenza” con quanto si sta realizzando in modalità a distanza (online).
Importantissimo sta risultando il collegamento costante con le famiglie dei ragazzi, che permette di stabilire un rapporto e un accompagnamento periodico da parte delle comunità educanti.
In queste fasi, si suggerisce di adottare forme di flessibilità e di adattamento alla situazione vigente, coinvolgendo i volontari dell’oratorio per agire prontamente alla luce dei nuovi provvedimenti che vengono adottati adottati, in base all’andamento epidemiologico, passando con prudenza, ma anche risolutezza, ad attività “in presenza” (tenendo conto delle indicazioni) e continuando a sviluppare forme “a distanza” (online) di coinvolgimento e di rapida comunicazione.
Tutto questo perché non manchi mai la partecipazione alla vita dell’oratorio da parte dei ragazzi che hanno il diritto di vivere con costanza i loro percorsi di fede e opportunità di crescita integrale e di interazione interpersonale, di amicizia e di maturazione nelle scelte, di animazione e di gioco, secondo la proposta dell’oratorio.
La partecipazione alla Messa e a momenti di preghiera in chiesa
restano possibili e consigliate
Resta ferma la possibilità di creare le condizioni per la partecipazione dei ragazzi e delle loro famiglie alla messa settimanale “in presenza”, elemento chiave di ogni accompagnamento educativo da parte dell’oratorio.
Seguendo i protocolli vigenti, sarà possibile per tutti partecipare anche a momenti di preghiera in gruppo, in chiesa e ora anche – a piccoli gruppi stabili – anche negli spazi dell’oratorio se adeguatamente capienti e sicuri.
Rimane sempre possibile amministrare il Sacramento della Penitenza individuando luoghi ampi e areati e riservati, nel rispetto del reciproco distanziamento e, naturalmente, con la mascherina.
Per altri chiarimenti e per le note ufficiali e la modulistica rimandiamo al sito dell’Avvocatura: www.chiesadimilano.it/avvocatura/