La meta della nostra corsa è l'incontro con il Signore Gesù. In oratorio chiederemo ai ragazzi di vivere il proprio tempo generando "occasioni" buone, durante le loro giornate, e di dedicare il proprio tempo a ciò che c'è di più prezioso. Le ore vissute così faranno "nascere" la speranza.


«La celebrazione del mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio non può essere un guardare indietro: piuttosto, imitando Paolo, protesi verso ciò che sta di fronte, corriamo verso la meta»
(Arcivescovo Mario Delpini, La situazione è occasione, Lettera pastorale, p. 53).

 

La speranza di giungere alla mèta determina la corsa.

L’animazione del tempo di Avvento in oratorio provocherà i ragazzi perché diventino sempre più familiari i discorsi circa la destinazione ultima e la virtù cristiana della speranza. Sarà bene suscitare le domande per illuminare il senso delle cose e orientare l’orizzonte della «corsa che ci sta davanti», tenendo fissa la meta.

È bene trovare i momenti perché in oratorio si parli del significato del tempo di Avvento, ritagliando spazi ai percorsi ordinari e proponendo ai ragazzi delle diverse fasce d’età delle occasioni per condividere con loro il significato di attendere, sperare, avere una meta, preparare la via, riconoscere i tempi, testimoniare, venire alla luce, generare speranza.

Soprattutto diremo ai ragazzi che l’incontro con Gesù è il premio promesso, anzi è Lui la promessa che si realizza per ciascuno di noi. È bello correre verso di Lui che ci viene incontro.
La celebrazione del Natale è allora l’occasione per capire che il Signore può nascere dentro di noi, orientando la nostra corsa verso il Cielo.

Per questo, nel tempo di Avvento, chiederemo ai ragazzi di pregare un po’ di più (a casa e in oratorio) e di essere più costanti nella partecipazione alla Messa domenicale. Ma inviteremo anche a far nascere dentro ciascuno di loro sentimenti nuovi e un nuovo modo di pensare e di agire. Perché? Perché la nascita del Signore Gesù, la sua incarnazione in questo mondo ha cambiato la nostra vita. Questo si vede da come vivono i discepoli del Signore nel mondo, nella corsa costante verso la perfezione, che non è «essere perfetti» o addirittura «atteggiarsi da perfetti», ma tendere a ciò che è perfetto, che è Gesù stesso. È lui che può nascere ora e in ogni momento, dentro il cuore di ciascuno.

ORA NASCE è la declinazione della proposta ORA CORRI per il tempo di Avvento. Ora nasce e tutto diventa possibile! La speranza fa vedere le cose in modo diverso e il nostro rapporto con Gesù è una “conquista” da non lasciarsi sfuggire.

 

 

L’ora dell’oratorio

La proposta di questo anno oratoriano vuole coinvolgere i ragazzi attorno al ripensamento dell’oratorio, chiedendo a loro di intervenire e di partecipare – così come farà la comunità adulta, soprattutto dopo l’Assemblea degli oratori del 9 novembre.

Potremo trovare insieme i modi perché anche i ragazzi di ogni fascia d’età possano esprimersi riguardo agli obiettivi che un oratorio deve darsi per essere “davvero oratorio”.

Sarà bello domandare loro come vorrebbero l’oratorio di domani e pensare di individuare, insieme a loro, qualche punto fermo su come l’oratorio possa annunciare il Vangelo e aiutare i più giovani a crescere nella vita e nella fede.

L’ascolto dei ragazzi delle diverse fasce d’età potrà aiutare molto il gruppo di lavoro che dovrà poi stilare il progetto educativo dell’oratorio. L’analisi della realtà e delle situazioni non può prescindere da quanto i ragazzi dicono, sognano e sperano per il proprio oratorio.

Come fare? Si possono imitare i tavoli di lavoro della prima fase del percorso Oratorio 2020, dividere i ragazzi per ambiti e chiedere loro quale sia lo scopo dell’oratorio in quell’ambito e in ogni settore e quali passi si possano compiere per giungere all’obiettivo.

 

 

Le ore del giorno in cui far nascere speranza

Ora nasce la speranza?! Ma come può essere? Chiediamo a bambini e ragazzi di vivere bene le ore del giorno. Una vita piena procura gioia. Anche da piccoli si può vivere una vita orientata al bene, generosa, pronta a compiere quello che è giusto, una vita allegra perché fatta di ore in cui tirare fuori sempre il meglio da se stessi.

Nel suo piccolo, il Calendario dell’Avvento ambrosiano 2019 aiuterà bambini e ragazzi a dare attenzione e importanza alle occasioni del giorno, cogliendo il bene che uno può fare proprio con le persone che incontriamo tutti i giorni, quelle che ci sono più vicine e condividono con noi la vita (cfr. di seguito).

L’oratorio potrà aiutare i ragazzi a vivere bene le ore delle loro giornate, aiutandoli a scandirle nel modo giusto, fra impegno nello studio e nello sport; il gioco e il tempo libero; la bellezza di vivere il tempo con gli amici e in gruppo; la preghiera personale, in famiglia e comunitaria, dedicandole ogni giorno dello spazio.

 

 

L’ora della messa e della preghiera

In questo tempo di Avvento le comunità educanti degli oratori potranno rinnovare l’impegno di accompagnare i ragazzi insegnando loro a pregare e chiedendo loro una costante partecipazione alla messa domenicale. È un invito che ci viene direttamente dall’Arcivescovo nella sua Lettera per il tempo di Avvento ma è soprattutto quanto una comunità educante deve fare perché la “corsa” di ogni ragazzo sia scandita dal ritmo giusto di un rapporto costante con il Signore Gesù. L’Avvento è tempo propizio per chiedere di vivere alcuni momenti di preghiera particolari: la preghiera prima della scuola in oratorio, una piccola scuola di preghiera settimanale accanto all’incontro del gruppo e del catechismo, fino ad arrivare alla Novena di Natale.

 

 

Scansione delle settimane di Avvento in oratorio

I DOMENICA DI AVVENTO
È ora di non arrendersi mai.

 

II DOMENICA DI AVVENTO
È ora di mettere a frutto i talenti.

 

III DOMENICA DI AVVENTO
È ora di comportarsi da grandi.

 

IV DOMENICA DI AVVENTO
È ora di essere contenti.

 

V DOMENICA DI AVVENTO
È ora di preparare la nascita di Gesù.

 

DOMENICA DELL’INCARNAZIONE
È ora di dire “sì” a Dio.


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