Le alleanze che i Vescovi lombardi ci hanno chiesto di stringere nella comunità e sul territorio e l'invito alla preparazione che ci viene da Odielle (Oratori diocesi lombarde) ci mettono decisamente in pista per accompagnare i ragazzi a vivere una estate tutta nuova e vissuta con forte senso di responsabilità. È online il sito www.summerlife.it con la proposta dell'Estate Ragazzi 2020.
Avremmo dovuto partire a fine marzo con il lancio della proposta dell’Oratorio estivo 2020. Avevamo preparato praticamente tutto. Eravamo pronti alla solita estate. E invece sarà un’estate diversa, inedita, ma vissuta con lo stesso spirito di servizio, con lo stesso intento educativo e la stessa passione.
Ci siamo confrontati in Odielle (Oratori diocesi lombarde), il coordinamento degli oratori della Lombardia, e abbiamo deciso insieme di scrivere e presentare una nuova proposta educativa da consegnare alle comunità e da mettere in rete sul territorio, secondo lo spirito di quanto i Vescovi lombardi ci chiedono di fare (cfr. comunicato della conferenza episcopale lombarda).
È una nuova proposta elaborata sulla situazione e leggendo la realtà attuale, modulare e flessibile e rispettosa della gradualità dei tempi e delle norme e dei protocolli che saranno approvati da Regione Lombardia. È una proposta che ci permette di avere un orizzonte tematico, pastorale ed educativo unitario, per prepararci al meglio e coinvolgere, su un unico progetto regionale, tutta la comunità cristiana e civile.
Ecco Summerlife – Per fare nuove tutte le cose.
Sarà www.summerlife.it il sito internet dedicato a cura di Odielle, in cui saranno caricati gli aggiornamenti, le indicazioni e i materiali – compresi quelli formativi – di questa nuova esperienza che abbiamo chiamato «Estate Ragazzi».
Sarà un’estate per guardare con occhi nuovi le cose di sempre, rintracciando i segni di quanto accaduto, non per nasconderli, ma per custodirli.
Chiederemo ai ragazzi di trasformarsi in esploratori della vita e del territorio, riattivando curiosità e spirito di avventura.
L’esperienza di Summerlife riconnetterà i ragazzi con la vita e con la realtà, riscoprendo il territorio da cui si è stati lontani e occupando piccoli luoghi diffusi, da connettere insieme riscoprendone la bellezza. La rete sociale che siamo chiamati a costruire attorno ai ragazzi, in alleanze significative e scelte condivise, testimonierà ai ragazzi l’importanza del prendersi cura gli uni degli altri, soprattutto nei momenti più difficili.
Bambini, preadolescenti e adolescenti saranno chiamati a riappropriarsi dei luoghi, dei colori, dei valori, delle relazioni, della vita della propria città, del proprio paese. Ci si eserciterà ogni giorno a rispettare le nuove norme di igienico-sanitarie e il distanziamento sociale, come opportunità per riscoprire il senso più profondo dei legami, delle relazioni e della responsabilità. Nel concreto, saranno gli spazi e i luoghi del territorio che ci faranno vivere delle belle storie, richiamando le attenzioni significative e recuperando dimensioni umane fondamentali per crescere e maturare.
Dentro nuove alleanze e nel contesto educativo che riusciremo a realizzare e a proporre, l’oratorio farà la sua parte, con uno stile educativo unico che non si dimentica di proporre il Vangelo, soprattutto attraverso la dimensione della testimonianza, del racconto di sé e del servizio gratuito. L’educazione è per noi una forma alta di carità. L’impegno di tanti volontari, l’adesione di tanti giovani e adulti, allenatori, insegnanti, genitori, educatori, studenti universitari, renderà possibile quello che ci può sembrare se non impossibile almeno difficoltoso.
Per fare nuove tutte le cose
Un elemento chiave della proposta Summerlife è la speranza. Aiutare i ragazzi a riappropriarsi della vita e degli spazi, dei tempi e della bellezza delle relazioni nella prossima estate sarà un forte segnale di speranza per tutti. Vuol dire che la comunità adulta – coinvolgendo in prima persona giovani, volontari, istituzioni, mamme, papà, insegnanti, allenatori, ecc. – fa la scelta di farsi carico dei più piccoli e di non lasciare “isolato” nessuno, neppure chi ha la responsabilità delle decisioni e delle procedure. La comunità cristiana si fa dunque comunità educante come sempre e anche questa volta (come sottolinea anche la comunicazione di Odielle) sperimentando un nuovo modo di fare pastorale, ancora diverso dalla Fase 1, ma con la stessa spinta missionaria e con motivazioni che partono da un forte rinnovamento interiore e da scelte di responsabilità che, per quanto ci riguarda, trovano forza dall’incontro con il Signore Gesù.
La comunità è così sostenuta da quella Parola sorprendente che, ogni volta e in ogni situazione, crea novità, giovinezza, bellezza (anche quando ci sarebbe forse solo da arrendersi e disperare).
Il sottotitolo «per fare nuove tutte le cose», tratto dal versetto 5 dell’Apocalisse al capitolo 21 indica che è nel legame forte con Gesù che troviamo la forza per affrontare l’inedito e forse anche l’incerto, sapendo che non siamo noi i protagonisti assoluti di quanto riusciremo a fare, ma c’è Chi davvero è capace di trasformare ogni cosa rendendola nuova.