Questo Avvento apre le porte! Questa domenica, celebriamo straordinariamente la Festa dell'Immacolata Concezione di Maria. Non può che essere la "porta della santità" ad aprirsi per noi, nel nostro itinerario verso l'apertura della Porta Santa e l'inizio del Giubileo 2025. Una porta che ci viene aperta e che anche noi siamo chiamati ad aprire e attraversare, scegliendo l'orizzonte della santità come prospettiva del nostro cammino quotidiano. Oggi è il giorno giusto per ricordare a ragazzi e ragazze la scelta di Carlo Acutis, un ragazzo come loro, di tendere all'Infinito, considerandola la sua Meta! Del resto, «La tristezza è lo sguardo rivolto verso se stessi, la felicità è lo sguardo rivolto verso Dio» (Carlo Acutis). Mentre andiamo incontro al Natale del Signore scopriamo quanto sia importante la sua amicizia e vicinanza, da approfondire con la preghiera quotidiana, la lettura del vangelo e quell'amore fraterno che ci lega in comunione gli uni con gli altri. Ognuno dunque è chiamato a fare i suoi "programmi" nella sua relazione con il Signore: «Essere sempre vicino a Gesù, questo è il mio programma di vita» (Carlo Acutis).
«In lei, creatura di intatto splendore, trova inizio la Chiesa, sposa di Cristo, senza macchia e senza ruga. Da lei, vergine purissima, sarebbe nato il Figlio di Dio, l’agnello innocente che toglie i peccati del mondo. Tu l’hai predestinata modello di santità e avvocata di grazia per tutti i redenti.»
(Dal Messale ambrosiano per l’Immacolata Concezione della B.V. Maria).
Approfondisci il tema dell’Avvento in oratorio 2024
Festa dell’Immacolata
Apri la porta della santità
TUTTO CAMBIA
«Benedetto sia Dio che, come Maria, l’Immacolata, ci ha scelti per essere santi!» (Dal Calendario dell’Avvento ambrosiano).
Il Signore ti è vicino: TUTTO CAMBIA con Gesù
«Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». Al centro di questa festa c’è il saluto dell’angelo a Maria! Basta questo per capire come Maria sia l’Immacolata, la piena di grazia, che non ha bisogno di altro per essere vicina a Dio, ma che anche noi, per mezzo del Battesimo che abbiamo ricevuto, abbiamo ricevuto lo stesso dono: quello della vicinanza con Dio.
«Il Signore è con te». Che bel messaggio possiamo oggi comunicare ai ragazzi e alle ragazze dei nostri oratori e delle nostre comunità: sappi che il Signore ti è vicino. Questo cambia le cose! TUTTO CAMBIA… con Gesù! Quanto è vero! Lo dimostra la vita di Maria, che è stata preservata dal male e dal peccato, per accogliere il Figlio di Dio. Lei non è stata preservata dal dolore, no, ha visto e provato anche lei la Croce. Ma il male non ha scalfito la sua esistenza! Lo stesso deve e può valere anche per noi, se impariamo ad affidarci e ad accogliere quello che siamo e che siamo diventati con il Battesimo.
La grazia che ci basta: il dono di Dio
Davvero in questo giorno di festa possiamo ricordare le parole di san Paolo che sono diventate il programma di questo anno così straordinario: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza». Nessuno di noi con le sue imperfezioni si può paragonare a Maria, la Madre di Dio e l’Immacolata, ma tutti ci possiamo considerare simili a lei e a suo Figlio Gesù «per grazia», per dono di Dio, che ci ha “benedetti”. Grazie a Gesù, siamo stati scelti anche noi – ciascuno di noi «per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità».
Di fronte a Dio nella carità: la porta della santità
Allora, innanzitutto chiediamo ai ragazzi e alle ragazze di imparare a stare “di fronte a Dio”, di mettersi tutti i giorni alla sua presenza, ristabilendo un contatto, senza dimenticarsi di Dio, anzi ricordandosi attivamente di pregare, in semplicità, con un segno della croce, un Padre nostro, una preghiera semplice che sia fatta di parole che escono dal cuore, rivolgendosi al Signore così come ci si rivolge a un amico. E poi di attivarsi anche nella carità – una porta che abbiamo già aperto e che ogni volta deve essere attivata – per scegliere ogni giorno di amare il prossimo come se stessi. La scelta di amare apre la porta della santità! Ci libera dal male insopportabile e ci salva! Ogni volta che scegli di aiutare un amico o di perdonare qualcuno, stai aprendo la porta alla santità!
Chiediamo a Maria
A Maria, la piena di grazia, possiamo allora chiedere oggi di essere aiutati a capire che Dio ci è vicino. A lei possiamo chiedere aiuto nel non scoraggiarci di fronte al male, di non sentirci mai sconfitti, proprio perché siamo amati e desiderati. Lei ha capito che dietro al saluto dell’angelo c’era un disegno bellissimo che stava per compiersi. Lo stesso vale anche per noi. Anche di fronte a noi c’è un disegno di amore. Maria può aiutarci a ricordarci di questo. Davvero TUTTO CAMBIA se scopriamo che la nostra direzione è tracciata dall’amore e che la nostra Meta è davvero l’Infinito e non il finito, perché siamo dentro una storia in cui Dio ha posto rimedio – e continua a porre rimedio – ai nostri errori! Dandoci innanzitutto la sua grazia, quella che “ci basta”, quella che abbiamo ricevuto per mezzo di suo Figlio Gesù!
La santità di Carlo Acutis
Oggi è il giorno giusto per accostare a Maria, la vita di Carlo Acutis, che stiamo imparando a conoscere, prima della sua canonizzazione nel prossimo Giubileo degli adolescenti (25-27 aprile 2025). Carlo Acutis è un ragazzo che, nella sua normalità quotidiana, nella nostra città di Milano, solo 20 anni fa, viveva con uno sguardo rivolto all’Infinito e sceglieva di stare vicino al Signore ogni giorno: «Essere sempre vicino a Gesù, questo è il mio programma di vita», diceva. Le sue scelte erano tutte rivolte al Cielo. Anche le sue passioni, per internet, i videogiochi, la natura, il calcio… erano dentro un’amicizia che era quella con Gesù. Sentiva addirittura la santità come un “dovere”, perché aveva compreso del dono della fede che aveva ricevuto: aveva attraversato anche lui la porta della fede!
Sceglieva di avere Maria come “donna della sua vita”, a cui rivolgersi ogni giorno per un aiuto e un incoraggiamento, nei suoi impegni di studio e nelle sue passioni, con gli amici e con i poveri che tanto voleva aiutare.
Santi originali anche noi
Ogni santo ha alcune caratteristiche che sono uguali per tutti eppure ogni santo ha una sua originalità! Lo stesso vale per noi, chiamati a essere santi. Possiamo capire da Maria come esserlo e chiedere a lei aiuto per esserlo! Possiamo imitare Carlo Acutis nel suo amore per l’Eucaristia, la preghiera, la sua carità verso i poveri… ma poi occorre che ciascuno compia la sua personale strada di santità! Considerando di sapersi amati da Dio, ricordando che anche a ciascuno di noi viene detta questo: «Il Signore è con te». Una buonissima ragione per rallegrarsi e vivere con la grazia che Dio ci dona!
Proponi di pregare ogni giorno con la preghiera del Calendario dell’Avvento
Invito al Giubileo degli adolescenti
25-27 aprile 2025
Iscrizioni entro il 21 gennaio 2025
Preparatevi tutti a partecipare con tutti i preadolescenti e adolescenti della comunità e dell’oratorio al Giubileo degli adolescenti.
Basta la buona volontà di figure educative, di volontari genitori e adulti, di responsabili dei gruppi per accompagnare i ragazzi!
In questo periodo, occorre certamente raccogliere le iscrizioni e organizzarsi per come raggiungere Roma.
L’organizzazione del Giubileo è pronta ad accogliere tutti, secondo i pacchetti che mette a disposizione.
La FOM è pronta a dare supporto ai gruppi che ne faranno richiesta (eventifom@diocesi.milano.it).
Novena di Natale per i ragazzi
Nasce la speranza
Prepara la Novena di Natale per i ragazzi acquistando i libretti “Nasce la speranza” (ed. Centro ambrosiano): clicca qui per acquistare o vieni alla libreria Il Cortile in via S. Antonio 5 a Milano (lun.-ven.: ore 9-13; ore 14-17).
«Sogno o son desto? A volte, i sogni ci aiutano a vedere la realtà in modo nuovo, trasformando i nostri desideri in gesti concreti». La Novena di Natale per i ragazzi 2024 ci invita a entrare in un sogno dal titolo emblematico: “Nasce la Speranza” (ed. Centro Ambrosiano). I ragazzi, come i Magi, si metteranno in viaggio, oltrepassando ogni giorno una porta, grazie alla quale impareranno qualcosa in più sul significato della speranza. Non sarà dunque solo un percorso verso il Natale, ma uno speciale conto alla rovescia per l’apertura della Porta Santa di San Pietro e l’inizio del Giubileo 2025. Il cammino di questa Novena di Natale accompagna i ragazzi in un viaggio fatto di porte simboliche da attraversare e incontri significati da vivere. Ogni tappa diventa un’opportunità per crescere e avvicinarsi al Signore Gesù, scoprendo come piccoli gesti quotidiani possono cambiare il mondo. La Novena si presenta come un gioco a livelli: ogni giorno ci si immerge in una narrazione, viene segnato un passo e attivato un impegno. Il traguardo del Natale è come un ingresso in una vita nuova, così come faranno i “pellegrini di speranza” in questo Giubileo. I ragazzi scopriranno che la speranza non è un’idea astratta, ma si concretizza nei gesti di amore e di fiducia che ogni giorno ci avvicinano a Dio e agli altri.
Avvento in oratorio
per educare alla speranza
Sapendo che si educa alla speranza se si vive con speranza, siamo in cammino in questo nuovo tempo liturgico, iniziando l’anno liturgico che apre le porte al Giubileo 2025.
Noi prepariamo la via affinché il Signore Gesù entri nel cuore e nella vita dei ragazzi e delle ragazze che incontriamo. Creiamo le condizioni favorevoli perché la sua Grazia operi in loro, non ostacolando l’opera di Colui che viene per salvarci.
Gesù è Speranza per l’umanità, non solo perché ci apre le porte ai tempi nuovi, che frequenteremo alla fine della vita, ma perché ci dà i criteri per cambiare questo mondo oggi, per renderlo migliore di com’è, ora. Chiedere ai ragazzi di prendere parte al “sogno di Dio” per l’umanità ci incoraggia a farci, insieme a loro, annunciatori del Vangelo, attraverso le azioni quotidiane, rendendole straordinariamente ricolme di fede, speranza e carità.
Non impariamo, infatti, da Gesù solo la bontà – la si impara attraverso l’esercizio della carità -, ma anche che cosa sia la giustizia, da mettere in pratica fra le persone che frequentiamo ogni giorno. Chiedere ai ragazzi di “essere giusti” è una delle grandi sfide educative di oggi. L’Avvento, allora, non ci apre solo ai buoni sentimenti “natalizi”, ma ci fa prendere coscienza che TUTTO CAMBIA se anche noi cambiamo e viviamo la novità che l’Incarnazione del Figlio di Dio porta con sé.
Là dove sembra mancare la prospettiva del futuro, noi chiediamo di aprire le porte alla dimensione dell’eternità e chiediamo anche ai ragazzi di credere e aspettare la vita che verrà!
Ci saranno porte da aprire e da attraversare. La porta della speranza è la prima e fondamentale, per poter accogliere Gesù che viene; per capire che cosa davvero viene a “portare” la sua venuta e quali implicazioni ha sulla nostra esistenza. Sappiamo di dover trovare tutti i modi possibili per «rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi». Sappiamo che, per suscitare le domande, occorre provocarle con la vita e con l’esempio. Che cosa viene chiesto a una comunità che educa alla fede? Di avere Gesù nel cuore, di essere educatori che aprono la porta del cuore al Signore che viene. Il resto viene di conseguenza (Ti basta la mia Grazia…).
L’Avvento
tempo di silenzio, testimonianza e dono
L’Avvento è il tempo del silenzio, perchè il nostro cuore si apra alla novità portata dall’Incarnazione del Figlio di Dio. Invitiamo sempre ragazzi e ragazze a vivere una preghiera commisurata alla loro età, che punti sempre ad accogliere una novità (anche nel modo di pregare). Proponiamo di fermarsi ogni giorno a pregare con la preghiera del Calendario dell’Avvento.
L’Avvento è il tempo della testimonianza, in cui chiedere a ciascuno di assomigliare a Giovanni il Battista, nel «preparare la via» al Signore che viene, nel dimostrare con i fatti che si è discepoli del Signore, senza paura e senza vergogna.
L’Avvento è il tempo del dono, del farsi dono agli altri, sapendo che per primi abbiamo ricevuto il dono dell’amore di Dio da restituire per mezzo della carità.