Questo Avvento apre le porte! È il tempo prossimo di preparazione al Giubileo 2025 che inizia a Natale. Nella II domenica di Avvento ci viene chiesto: apri la porta della fede! Significa lasciare entrare Gesù nella nostra vita, permettendo al suo amore di trasformare il nostro cuore e i nostri rapporti. Con Lui TUTTO CAMBIA. Con piccoli gesti quotidiani, possiamo diventare costruttori di speranza, portando nel mondo la luce del suo Regno, invitando tutti con noi a essere Figli del Regno. Questo Avvento che sta preparando l'apertura del Giubileo 2025 è davvero tempo giusto per ricominciare con una fede che fa aprire la porta a Gesù che viene.


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«Ispira alla tua famiglia, o Dio onnipotente, il proposito santo di andare incontro con operosa giustizia al Salvatore che viene perché meriti con i tuoi eletti di possedere il regno dei cieli.»

(Dal Messale ambrosiano per la II domenica di Avvento).

Approfondisci il tema dell’Avvento in oratorio 2024

 

II domenica di Avvento

Apri la porta della fede
TUTTO CAMBIA

Gesù è il Figlio di Dio. Se abbiamo fede in Lui, se crediamo in Lui e le sue parole entrano nel nostro cuore, allora noi incontriamo Dio, il nostro creatore, Colui che ci ha voluti e amati da sempre.

Proponiamo a tutti i ragazzi e le ragazze di stringersi a Gesù, Lui viene per salvarci e mostrarci il volto di Dio: Lui è Dio che si è incarnato e si è fatto uomo per stare con noi per sempre.

Nessuno si senta escluso dal dono della sua salvezza e del suo amore. Tutti possono diventare figli del regno come Lui lo è… portatori nel mondo di una speranza nuova, costruttori di un mondo dove non ci sono più stranieri o nemici, ma solamente fratelli! Davvero TUTTO CAMBIA con la venuta di Gesù e per mezzo della fede che abbiamo in Lui! Tutto cambia se per Gesù apriamo la porta della fede!

Per mezzo della fede che abbiamo in Lui possiamo cambiare anche i nostri rapporti, vedere in modo nuovo gli altri e contribuire a portare il regno di Dio in questo mondo, realizzando la vita nuova che abbiamo ricevuto nel Battesimo, grazie allo Spirito Santo che ci è stato dato, che è l’amore di Dio che si incarna nella nostra vita e fa cambiare tutte le cose in meglio!

Tutto cambia se crediamo in Gesù e apriamo la porta della fede perché entri Lui nella nostra vita. Così cambia anche il nostro modo di guardare gli altri: non più come ‘nemici’ o ‘fastidi’, ma come persone da amare. Questo è difficile, ma con il suo aiuto possiamo riuscirci.

Creiamo le condizioni perché tanti possano incontrare Gesù, conoscerlo e riconoscerlo, usare pensieri-emozioni-azioni per imparare a stare con Lui e a considerarlo come il nostro Signore, credendo alle sue parole e cercando di metterle in pratica con le opere, sapendo che è Lui il Figlio di Dio che l’umanità stava aspettando, Lui è davvero la Speranza per l’umanità!

Con la nostra fede possiamo sentire e capire che davvero Gesù è nostro amico e compagno di viaggio. Non importa se abbiamo sbagliato, Lui viene per stare al nostro fianco… la porta della fede ci apre al dialogo e all’amicizia in Lui e cambia la nostra tristezza in gioia, le nostre paure in coraggio!

Durante il Giubileo che è alle porte anche noi saremo chiamati a confessare che non tutto quello che facciamo è buono, che molto spesso anche noi aderiamo al male e lo compiamo! Ma il Giubileo è l’occasione per ricominciare! Per porre rimedio a tutte le cose sbagliate che ci sono nella nostra vita e vivere come “pellegrini di speranza”, portando nel nostro cammino tutto il bene che possiamo provare, capire e fare.

Il Giubileo è un’occasione per dire ‘basta’ a tutto ciò che ci allontana da Dio e dagli altri. Chiediamoci: quali sono le cose che ci rendono tristi o arrabbiati? Gesù ci invita a lasciarle andare e a ripartire con Lui. È il momento giusto per un cambiamento!

Apriamo la porta della fede e lasciamo entrare lo Spirito Santo nel nostro cuore, per andare incontro a Gesù che spalanca le sue porte per accoglierci e portarci con sé per sempre, in un’avventura nuova, in una fraternità nuova per cui tutti siamo figli dello stesso regno che è il Regno di Dio.

 

Avvento in oratorio
per educare alla speranza

Sapendo che si educa alla speranza se si vive con speranza, ci mettiamo in cammino in questo nuovo tempo liturgico, iniziando l’anno liturgico che apre le porte al Giubileo 2025.

Noi prepariamo la via affinché il Signore Gesù entri nel cuore e nella vita dei ragazzi e delle ragazze che incontriamo. Creiamo le condizioni favorevoli perché la sua Grazia operi in loro, non ostacolando l’opera di Colui che viene per salvarci.

Gesù è Speranza per l’umanità, non solo perché ci apre le porte ai tempi nuovi, che frequenteremo alla fine della vita, ma perché ci dà i criteri per cambiare questo mondo oggi, per renderlo migliore di com’è, ora. Chiedere ai ragazzi di prendere parte al “sogno di Dio” per l’umanità ci incoraggia a farci, insieme a loro, annunciatori del Vangelo, attraverso le azioni quotidiane, rendendole straordinariamente ricolme di fede, speranza e carità.

Non impariamo, infatti, da Gesù solo la bontà – la si impara attraverso l’esercizio della carità -, ma anche che cosa sia la giustizia, da mettere in pratica fra le persone che frequentiamo ogni giorno. Chiedere ai ragazzi di “essere giusti” è una delle grandi sfide educative di oggi. L’Avvento, allora, non ci apre solo ai buoni sentimenti “natalizi”, ma ci fa prendere coscienza che TUTTO CAMBIA se anche noi cambiamo e viviamo la novità che l’Incarnazione del Figlio di Dio porta con sé.

Là dove sembra mancare la prospettiva del futuro, noi chiediamo di aprire le porte alla dimensione dell’eternità e chiediamo anche ai ragazzi di credere e aspettare la vita che verrà! 

Ci saranno porte da aprire e da attraversare. La porta della speranza è la prima e fondamentale, per poter accogliere Gesù che viene; per capire che cosa davvero viene a “portare” la sua venuta e quali implicazioni ha sulla nostra esistenza. Sappiamo di dover trovare tutti i modi possibili per «rispondere a chiunque ci domandi ragione della speranza che è in noi». Sappiamo che, per suscitare le domande, occorre provocarle con la vita e con l’esempio. Che cosa viene chiesto a una comunità che educa alla fede? Di avere Gesù nel cuore, di essere educatori che aprono la porta del cuore al Signore che viene. Il resto viene di conseguenza (Ti basta la mia Grazia…).

 

Apriamo l’Avvento
tempo di silenzio, testimonianza e dono

L’Avvento è il tempo del silenzio, perchè il nostro cuore si apra alla novità portata dall’Incarnazione del Figlio di Dio. Invitiamo sempre ragazzi e ragazze a vivere una preghiera commisurata alla loro età, che punti sempre ad accogliere una novità (anche nel modo di pregare).

L’Avvento è il tempo della testimonianza
, in cui chiedere a ciascuno di assomigliare a Giovanni il Battista, nel «preparare la via» al Signore che viene, nel dimostrare con i fatti che si è discepoli del Signore, senza paura e senza vergogna.

L’Avvento è il tempo del dono, del farsi dono agli altri, sapendo che per primi abbiamo ricevuto il dono dell’amore di Dio da restituire per mezzo della carità.

 

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