Domenica 3 dicembre 2023 anche in oratorio celebreremo la Giornata internazionale delle persone con disabilità per accrescere, anche fra i ragazzi e gli adolescenti e nelle comunità educanti, la consapevolezza e la comprensione in merito ai problemi connessi alla condizione di disabilità e favorire l'impegno di tutti perché ci siano le condizioni per una reale accoglienza e inclusione di tutti, nessuno escluso. L'invito consiste nel coinvolgere l'oratorio, le famiglie e la comunità a compiere gesti che siano realmente inclusivi e a farsi promotori di occasioni di incontro e prossimità con le persone con disabilità che abitano nel nostro territorio. Abbiamo chiesto a diversi oratori della diocesi di Milano, attivi sulla tematica inclusione, un contributo creativo da proporre per la celebrazione eucaristica durante la IV domenica di Avvento. Ne diamo resoconto qui, pubblicando anche dei file per la presentazione dei gesti che compiremo anche per le persone con disabilità (vedi allegati audio e video).


AVVISO-GIORNATA-DISABILITA

Domenica 3 dicembre in oratorio sarà una giornata “speciale”, che vuole mettere al centro da un lato la comprensione dei problemi connessi alla condizione della disabilità e dall’altro vivere occasioni di accoglienza e di incontro nei confronti delle persone con disabilità che vivono nel nostro territorio, soprattutto se si tratta di ragazzi, adolescenti e giovani, ma non solo. Vogliamo che sia una domenica all’insegna dell’inclusione, perché diventi stile permanente di un oratorio che sia davvero PIENO DI VITA.

In concomitanza con la 31a Giornata internazionale delle persone con disabilità, dentro la proposta UN MONDO PIENO DI VITA che, proprio per la IV domenica di Avvento, propone la parola ACCOGLIENZA come parola-chiave per celebrare con i ragazzi e le ragazze, possiamo promuovere anche nel nostro oratorio la realizzazione di alcuni gesti che possano parlare di inclusione e accoglienza nei confronti di tutti, nessuno escluso.

Abbiamo raccolto i gesti più significativi giunti dai diversi oratori della diocesi di Milano, chiamati a lavorare sulle proposte da fare a tutti per questa giornata. La disabilità, apre gli orizzonti e ci invita a interrogarci sull’accessibilità e sui linguaggi messi in gioco per rendere qualsiasi momento che viviamo in oratorio e nella comunità, qualcosa che sia PER TUTTI.

I gesti sono diversi come sono diversi i linguaggi da mettere in campo nel proprio contesto.
Invitiamo a scegliere le azioni che si credono più efficaci per riempire quella “distanza” che vogliamo colmare.

È necessario nei gesti, nelle parole, nei segni proporre qualcosa che vada nella direzione di un cambio di mentalità, dove le persone vedano nel fratello con disabilità una risorsa per la comunità e non un “poverino”. Va promosso un ruolo attivo, consapevole. La persona fragile, bambino, giovane, adulto o anziano, con disabilità deve essere al centro e non ai margini della comunità cristiana. Alzando lo sguardo a questa prospettiva ci accorgiamo che il cambiamento porta un beneficio per TUTTI e che l’azione di essere inclusivi abbraccia la disabilità ma anche la fanciullezza, l’anzianità ed il limite in generale.

 

Proponiamo tre semplici azioni principali

• Valorizziamo durante l’Eucaristia domenicale il momento del “Padre Nostro” mettendo in evidenza nella proclamazione alcune parole o usando il video L.I.S (che si trova all’interno dei files inclusivi allegati) perché tutti possano conoscere i segni. Si possono donare a tutti i cartoncini del Padre nostro che contengono la traduzione in Braille (clicca qui per acquistarli alla libreria Il Cortile).

• Invitiamo una persona con disabilità o la sua famiglia a portare una testimonianza che parli di loro in relazione alla comunità, sottolineando bellezze e fatiche, pensando a un intervento poco prima della messa oppure subito al termine;

• Al termine della celebrazione, distribuiamo a tutti i fedeli la proposta di un semplice “gesto gentile” da realizzare nel corso della settimana, per sottolineare che tali attenzioni vanno mantenute e coltivate. (scarica la proposta di grafica di un gesto gentile in dono da stampare).

 

 

Altre attenzioni da attivare e mantenere durante la messa

Questi suggerimenti vengono dalle persone con disabilità che negli oratori contattati, insieme agli educatori, li hanno individuati da proporre a tutti:

• Vivi fisicamente la celebrazione con la comunità: annulla le “distanze” durante la celebrazione eucaristica e invita i fedeli a occupare le panche davanti che spesso restano un po’ vuote.

• Al momento della comunione chiedi ai fedeli di aiutare il prossimo. Il gesto di amore che spinge molti celebranti ad avvicinarsi alle persone per dare loro la comunione è prezioso e importante da mantenere, ma l’azione di “concedere tempo” per far sì che la comunità aiuti tutti ad accostarsi all’eucaristia può unire e fortificare i fedeli.

• Valorizza il momento dello scambio di pace perché tutti siano coinvolti e si vada incontro alle persone con disabilità presenti per esprimere il calore e la presenza della comunità.

• Chiedi alle persone con disabilità della tua comunità di partecipare attivamente ai vari momenti della celebrazione (servizio all’altare, offertorio, coro o letture).

• Dedica del tempo alla spiegazione dei vari passaggi della messa e delle parole difficili.

• Usa strumenti che facilitino la partecipazione di tutti: proiettore con testi ed immagini, foglietto con letture e canti scritti in grande, uso di parole-chiave, cartellonistica inclusiva…

• Valorizza le canzoni usando strumenti dolci (es. organo con suoni gravi) e abbina gesti ai canti.

 

P.S.: ci impegniamo a mantenere vive e a ripetere quelle azioni che pensiamo di realizzare per la celebrazione di domenica 3 dicembre. L’essere inclusivi è un gesto di GENTILEZZA e di ACCOGLIENZA che valorizza il riconoscere il prossimo come un dono prezioso ed unico, da proteggere e custodire nei suoi diritti e valori.

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