Nella nostra Diocesi, in questi giorni, stiamo preparando la Festa di apertura degli oratori che ufficialmente celebreremo domenica 29 settembre 2024. Il nostro Arcivescovo Mario Delpini ci ha consegnato il suo Messaggio per la Festa dell'oratorio nel quale ci chiede di accogliere la proposta "Tutto cambia" per questo anno oratoriano che apre le porte al Giubileo 2025. Pubblichiamo il Mandato educativo 2024 e altri materiali utili per l'animazione educativa all'inizio dell'anno. Diamo alcune prospettive per realizzare la proposta "Tutto cambia".
Stiamo per presentare la proposta TUTTO CAMBIA a tutta la comunità. L’occasione è senz’altro la Festa di apertura degli oratori. Mettiamo a disposizione di seguito alcuni testi e materiali per l’animazione educativa della Festa dell’oratorio e dell’inizio delle attività in oratorio.
• Messaggio per la Festa dell’oratorio (.pdf)
• Presentazione del Messaggio (genially)
• Video dell’Arcivescovo Mario Delpini (Youtube)
• Mandato educativo 2024 (.doc)
• Commento al Vangelo di Luca 10, 25-37 – Il Buon Samaritano
• Preghiera dei fedeli per la messa della festa (.doc)
• Gioco per l’inizio dell’anno oratoriano
• Preghiera in oratorio per la festa o l’inizio dell’anno oratoriano
• Suggerimenti per la partenza dell’anno oratoriano
• Video di presentazione dell’anno oratoriano (Youtube)
• Adorazione eucaristica per gli educatori dell’oratorio (.doc)
Primi tre canti della proposta (video su Youtube):
– Tutto cambia per davvero – (richiedi i file)
– Tutto cambia perché ci sei Tu – (richiedi i file)
– Meta dei miei sogni – (richiedi i file)
Riproponiamo per l’animazione il brano:
Il posto più bello del mondo – (richiedi i file)
Chiedete agli animatori di inventare i passi e i gesti del canto.
Tutto cambia
Le prospettive di questo anno oratoriano
Sarà un anno davvero entusiasmante, se accoglieremo l’invito a diventare pellegrini e animatori di speranza. Assumiamo la responsabilità di vivere il presente, accompagnando i ragazzi e le ragazze a costruire il loro futuro su basi solide. Possiamo offrire a loro la bellezza dell’annuncio, dimostrandogli che Dio ci ama! Li accompagneremo a vivere fin d’ora la loro fede, mettendo in pratica da subito la carità e accogliendo il messaggio di speranza che ci viene dato con la risurrezione del Signore Gesù.
Ci prenderemo concretamente cura del presente dei ragazzi, creando le condizioni per una vita buona da realizzare nella prospettiva gioiosa della vita eterna. L’oratorio potrà essere per loro il luogo in cui sperimentare la freschezza e la novità del vangelo, così come ci invita a fare il nostro Arcivescovo Mario Delpini nel suo Messaggio per la Festa dell’oratorio. Dovremo sforzarci di fare dell’oratorio, ancora una volta, un luogo per educare alla pace, alla fraternità, alla riconciliazione e al perdono e anche al rispetto del creato.
Il tema della speranza non ci porta lontano dalla concretezza, ma la qualifica. La speranza va coltivata come aspirazione del “possibile”, come aspettativa e desiderio da realizzare nel presente, vivendo la vita intensamente, crescendo, esercitandosi nella carità e coltivando i propri carismi. Gli educatori si metteranno dunque ancora una volta al servizio dei talenti di ciascuno. Educare alla speranza significa toccare le corde del desiderio che alberga in ciascuno di noi, mettendolo in relazione con possibilità sempre nuove che la vita presenta, soprattutto a chi sta crescendo. Educare alla speranza significa alimentare i sogni e le aspirazioni e chiedere a ciascuno di guardare in profondità, in alto e lontano, spronandolo a uscire da se stesso e da ogni forma di rintanamento e chiusura. L’oratorio sarà chiamato a trovare sempre nuove forme di socialità e a proporre una cultura dell’alterità che sappia chiedere ai più giovani di vivere per alti ideali e grandi sfide.
Educare alla speranza significa sostenere la fatica quotidiana di ogni ragazzo o ragazza, capire eventuali sofferenze e delusioni ed essere pronti a intervenire, insieme, come “villaggio”, comunità educante e in “alleanza” con chiunque possa contribuire ad accompagnare la crescita armonica dei ragazzi e ragazze a noi affidati. Da parte nostra, in oratorio dovranno essere di casa l’incoraggiamento, la fiducia, la stima per ciascuno.
In questo anno che apre le porte al Giubileo 2025, ciascuno sia invitato ad attuare un suo personale cambiamento, dagli educatori ai bambini più piccoli.
Tutti possono cambiare in meglio e ciascuno può cambiare in meglio le cose che sono intorno a lui.
Un’espressione di santa Caterina da Siena dice: «Se sarete quello che dovete essere, metterete fuoco in tutto il mondo!». Invitiamo ragazzi e ragazze a vivere il loro cambiamento e quindi la loro crescita, dando loro strumenti per vivere una vita buona. Nessuno può disperare, soprattutto quando è solo un bambino o un ragazzo. Lavoriamo anche perché non ci siano preadolescenti e adolescenti che disperano e che pensano che non possono cambiare in meglio se stessi e il mondo intorno a loro.
La speranza è un modo di vivere il presente! Sappiamo che vivere secondo il comandamento dell’amore è la strada per realizzare la vita e camminare come pellegrini di speranza. E allora, troviamo il modo per proporre a ciascuno di coltivare una spiritualità nuova, commisurata alla sua età, dove fede-speranza-carità si fondono insieme e attivano pensieri-emozioni-azioni.
«Tutto cambia… noi degli oratori siamo di quelli che cambiano le cose in meglio, perché sono ispirati dallo Spirito di Gesù, che fa nuove tutte le cose» (Mario Delpini).