L'Assemblea degli oratori di sabato 9 febbraio a Bollate ha chiuso nel migliore dei modi la prima fase di lavoro del percorso ORATORIO 2020 e ha raccolto parole, proposte e idee per iniziare la fase di rielaborazione del confronto avuto negli oratori e fra oratori.
Video-interventi:
– Introduzione in teatro con intervento di don Mario Antonelli, Vicario episcopale
– Intervento dell’Arcivescovo
– Intervento del Vicario generale
Stiamo progettando l’oratorio del futuro. Le basi ci sono tutte, dopo aver vissuto insieme l’Assemblea degli oratori di sabato 9 febbraio a Bollate. Più di mille delegati provenienti da oltre trecento oratori diversi provenienti da tutto il territorio diocesano si sono messi in gioco nelle due sessioni dell’Assemblea, quella del mattino che ha raggiunto il “tutto esaurito” con più di seicento partecipanti, e quella del pomeriggio che non è stata da meno, con i suoi circa quattrocento iscritti: tutti presenti per collaborare alla ricerca di quelle parole e di quelle attività che possono segnare il prossimo decennio dell’oratorio ambrosiano.
Si è conclusa così la prima fase del percorso ORATORIO 2020 – QUALI ORATORI PER FARE ORATORIO. Se ne apre una nuova, in cui tutto quanto emerso dall’Assemblea sarà rielaborato in vista del nuovo Anno oratoriano 2019-2020.
Molti delegati hanno portato con sé speranze di rinnovamento, preoccupazioni e idee per creare un ambiente oratoriano adatto ad affrontare le nuove sfide proposte dalla contemporaneità. Sacerdoti, educatori, suore, allenatori, animatori, collaboratori provenienti da scenari differenti si sono radunati per rinnovare i propri oratori in vista del cambiamento che ormai è dettato dall’esterno, così come ha spiegato don Mario Antonelli, Vicario per l’educazione e la celebrazione della fede, durante l’intervento ad apertura dell’assemblea.
Usando due immagini, le scarpe e le tane, il Vicario episcopale, a cui si riferisce la Pastorale giovanile diocesana – e quindi anche il Servizio per l’Oratorio e lo Sport -, ricorda che crescendo le scarpe iniziano a stare strette (il riferimento è al Messaggio che l’Arcivescovo Mario ha scritto in occasione dell’apertura del percorso ORATORIO 2020): «e così anche l’oratorio evolvendosi ha bisogno di cambiare ed adattarsi, non cadendo però nella tentazione di voler applicare schemi preimpostati, facili ma non sempre applicabili. Se trovare le scarpe della misura giusta non è possibile, sembrerebbe meglio camminare scalzi, per proseguire spediti sulla via del “pellegrinaggio” che è la vita stessa degli oratori. Camminare per non nascondersi in quelle tane sicure, che isolano dal mondo e fanno evitare il confronto con la realtà che muta; bisogna infatti prendere parte al cambiamento per non esserne sopraffatti».
Aperta ufficialmente l’Assemblea degli oratori 2019, i partecipanti si sono rimboccati le maniche riunendosi attorno a tavoli tematici per discutere e confrontarsi riguardo a venti diversi argomenti che vanno a toccare nel profondo le realtà oratoriane ambrosiane. Le tematiche suggerite e approfondite nei diversi gruppi sono state quelle delle 20 schede distribuite in ciascun oratorio dalla fine del novembre scorso, perché fossero affrontate entro sabato scorso, così da venire preparati all’Assemblea, avendo già condiviso il lavoro in oratorio: accoglienza, collaborazione, persone, fare rete, catechesi, comunicazione, informalità, bambini 0-6 anni, adulti, feste, sport, ambiente, programmazione, animazione, ruolo di animatori ed educatori, missionarietà, preadolescenti, domenica, comunità; e per finire la “scheda bianca”, nella quale era possibile proporre argomenti non considerati nelle precedenti.
Sono emerse le originalità dei vari oratori e la collaborazione dei delegati ha permesso di delineare una strada da intraprendere verso l’avvenire, in cui tanti oratori si uniscono per progettare l’oratorio del futuro.
Ai tavoli, i partecipanti hanno continuato un lavoro già iniziato nelle parrocchie di provenienza, basato sulla compilazione delle schede tematiche. Le parole, spiegate e commentate da ogni delegato nei gruppi, e le attività, abbozzate nei lavori, saranno il punto di partenza per scrivere progetti per l’oratorio del prossimo decennio, a partire dal prossimo anno oratoriano 2019-2020 che sarà interamente dedicato a ORATORIO 2020.
Lo ha ribadito fin dall’inizio don Mario Antonelli: «questo evento ha segnato solamene l’inizio del pellegrinaggio che ogni parrocchia è chiamata a intraprendere».
I delegati si sono sentiti soddisfatti delle attività svolte, consci che il loro lavoro non sarà vano e che porterà ad un rinnovamento. Partecipando all’Assemblea degli oratori per il percorso ORATORIO 2020 si sono rinnovate speranze di crescita e cambiamento; il dibattito è servito ad ampliare le prospettive e scoprire realtà interessanti, utili per imparare e scoprire realtà inedite. Il confronto è stato costruttivo e le parole che hanno contraddistinto la giornata sono state: collaborazione, passione, partecipazione, fermento.
La grande affluenza testimonia la voglia di impegnarsi e la vivacità degli oratori ambrosiani, centinaia di essi hanno risposto alla proposta di ORATORIO 2020 per dare il proprio contributo e collaborare per camminare insieme verso il futuro. I partecipanti hanno trovato calzanti le immagini proposte dal Vicario episcopale Antonelli all’inizio dell’Assemblea, in entrambe le sessioni del mattino e del pomeriggio. Tra loro c’è chi ha definito questo evento un’occasione che può far crescere gli oratori, aiutando così i più giovani, perché abbiano il coraggio di affrontare il domani, essendo ben radicati nel presente, disposti anche a dimenticare le vecchie abitudini non più salutari.
Siamo tutti soddisfatti e anche positivamente “spiazzati” dalla grossa affluenza: «Questo testimonia la voglia di esserci, di essere protagonisti dei nostri oratori; è la conferma che gli oratori sono vivi e proiettati verso il futuro», commenta don Stefano Guidi, direttore della Fom, che ha scritto anche il suo grazie agli oratori che hanno partecipato sabato.
L’Assemblea degli oratori è stata un grande successo e si sono superate tutte le migliori aspettative di partecipazione, a conti fatti si sono raggiunte più di mille presenze distribuite sui due turni: mattutino e pomeridiano. Non solo oratoriani ma anche tutti coloro che hanno la responsabilità diretta della Chiesa diocesana nella sua interezza, a partire dal nostro Arcivescovo, mons. Mario Delpini e poi mons. Franco Agnesi, Vicario generale della Diocesi ambrosiana, che ha partecipato a tutta la sessione del mattino, il Vescovo ausiliare, mons. Paolo Martinelli, che coordina i Consigli diocesani (pastorale e presbiterale), insieme a molti Vicari episcopali di Zona pastorale.
L’Arcivescovo Mario Delpini è stato accolto molto calorosamente. La sua presenza non era prevista, ma vista la confluenza di molti anche nella sessione pomeridiana, non ha voluto mancare a dare il suo contributo, presiedendo la preghiera conclusiva nella chiesa parrocchiale, così come ha fatto la mattina il Vicario generale, mons. Franco Agnesi.
L’Arcivescovo ha parlato ai presenti offrendo una nuova immagine: la scintilla. Questa scintilla che è stata accesa durante il confronto e che ora deve essere portata alle proprie comunità come se fosse un mandato. “La missione della scintilla” è il compito che è stato affidato a tutti i delegati presenti.
Anche mons. Agnesi, che ha concluso la sessione del mattino, ha espresso il desiderio che alla chiusura dell’assemblea ogni oratorio possa portare a casa un bagaglio arricchito di esperienza e consapevolezza, che aiuti ad affrontare le nuove sfide con uno stile unico e cristiano.
L’Assemblea degli oratori ha radunato gli oratori ambrosiani, che hanno manifestato la loro voglia di mettersi in gioco per definire un orizzonte comune verso la creazione un nuovo futuro, in cui tutti i membri della comunità, a partire dai più piccoli, saranno chiamati ad essere ancora il cuore vivo e pulsante di ciascuno dei nostri 1000 oratori.
Oratori: segni di una Chiesa viva
di don Stefano Guidi