Tutti i gruppi giovanili sono invitati dal nostro Arcivescovo per una Veglia di preghiera di ingresso in Avvento e per la consegna simbolica del nuovo Messale Ambrosiano, che viene introdotto in tutte le Chiese della nostra Diocesi. In particolare, sono attesi i cerimonieri (adolescenti e giovani) ed i cori giovanili che animano la liturgia con il canto e la musica. In preparazione alla Veglia si terrà un incontro presso l'Università Statale di Milano tenuto da Mons. Marco Navoni, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana
Insieme siamo in cammino verso il tempo di Avvento!
Ci disponiamo alla attesa del Signore che viene a visitare l’umanità ferita a causa del peccato (guerra, indifferenza, fame…) attraverso il mistero dell’incarnazione del Verbo. Celebriamo l’amore del Signore in attesa del Suo ritorno glorioso, alla fine dei tempi, meta verso la quale siamo incamminati come pellegrini. Il nostro cuore anela l’incontro con Gesù, Dio che salva.
Tutti i gruppi giovanili sono invitati dal nostro Arcivescovo per una Veglia di preghiera di ingresso in Avvento e per la consegna simbolica del nuovo Messale Ambrosiano, che viene introdotto in tutte le Chiese della nostra Diocesi.
Destinatari: i 18/19enni ed i giovani; in particolare, sono attesi i cerimonieri (adolescenti e giovani) ed i cori giovanili che animano la liturgia con il canto e la musica.
Data: sabato, 16 novembre 2024
Ore: 21.00
Luogo: Chiesa dell’oratorio San Rocco – Seregno (MB)
Iscrizioni chiuse: chi non si fosse iscritto potrà comunque partecipare alla Veglia, presentandosi sul posto entro le ore 21.00 (raccomandiamo la massima puntualità).
– UN INCONTRO IN STATALE PER AVVICINARSI E PREPARARSI ALLA VEGLIA
In avvicinamento ed in preparazione alla Veglia, Mons. Marco Navoni, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana, in dialogo con don Marco Cianci, cappellano presso l’Università degli Studi di Milano, terrà una lezione dal titolo: “Sfogliando il nuovo Messale Ambrosiano. La singolarità del libro liturgico nella storia della editoria antica e moderna” (scarica la locandina).
L’incontro si terrà lunedì 11 novembre 2024, dalle ore 17.30 alle ore 19.00, presso l’Università degli Studi di Milano (Statale) nell’aula 515 (via Festa del Perdono, 3).
Sono invitati a prendervi parte, oltre agli universitari che studiano lettere e storia, anche tutti coloro che prestano servizio liturgico e le persone interessate ad approfondire l’argomento.
– LEGGI L’APPROFONDIMENTO SUL NUOVO MESSALE
Di seguito proponiamo un approfondimento sul nuovo Messale Ambrosiano a cura di don Riccardo Miolo, collaboratore del Servizio per la Pastorale Liturgica della nostra Diocesi:
Un libro. Sembra solo un libro teorico e tecnico. Eppure il Messale è più simile a uno spartito per coro che a un manuale di musica per specialisti. Uno spartito per coro richiede la presenza di un maestro, di una guida che conosca il linguaggio musicale, l’epoca in cui ha preso vita, la spiritualità che il compositore ha reso arte, le capacità esecutive dei coristi che ha davanti e del pubblico che ascolterà. Il maestro, però, ha bisogno di un intero coro per rendere lo spartito vivo, apprezzabile, commovente: senza tradire i parametri musicali (tempo, alterazioni, chiave), saprà trovare la giusta strada perché possa nutrire chi ha davanti e, con la sua gestualità, i suoi sguardi, i suoi silenzi, sarà compartecipe di un’azione estetica che, per fortuna o per dono dal Cielo, sarà decisamente superiore alla mera somma di voci.
Il Messale è il libro liturgico destinato ai vescovi e ai presbiteri e siamo grati al gruppo di studiosi che ha lavorato per il suo parto: si sono accolti il calendario dell’anno liturgico introdotto dal Lezionario del 2007 (tempo dopo l’Epifania, dopo la Pentecoste…), riformulate meglio alcune espressioni che parevano migliorabili. Si troverà anche un nuovo formulario per la messa _La Chiesa dalle genti_ recependo l’attenzione della nostra Chiesa a tutti i Cristiani che abitano il nostro territorio e l’eucologie per i santi canonizzati negli ultimi anni.
Tuttavia, rimarrebbe carta inodore e insapore se non ci fosse una comunità che desideri conoscerlo, amarlo e frequentarlo con scioltezza. Una comunità che ne faccia risaltare i testi e le musiche, la posizione del corpo e dei corpi, i profumi e il gusto del pane, l’accoglienza sulla soglia d’ingresso e il ritrovarsi ancora sul sagrato dopo la celebrazione.
Una comunità che si senta chiamata dall’invito di Gesù a preparare la Pasqua perché la gratuità del celebrare sia un segno forte contro il nostro efficientismo che valuta la bontà delle cose in ordine all’utile.
Se poi questa comunità fosse guidata dai giovani, sarebbe una bella notizia per l’avvento del nuovo Messale Ambrosiano.