Il racconto di Arianna, una giovane della nostra diocesi, a proposito dell'esperienza di gemellaggio e servizio vissuta a Napoli dal 25 luglio al 1° agosto. Su questo stesso sito (sezione "Estate giovani") e sul blog dei giovani ambrosiani ("What's better?") altre testimonianze e riflessioni.
di Arianna
Sono partita agitata, spaventata, non sapevo cosa aspettarmi, non conoscevo nessuno ma sono tornata felice, con il cuore pieno di gioia. Non conoscere nessuno mi è servito per essere davvero me stessa e farmi conoscere per come sono.
Sono tornata con la voglia di ascoltare di più le persone, soprattutto quelle che non conosco, con la consapevolezza che non tutto è scontato e che in un attimo si può perdere ciò che si ha.
Sono stata a contatto con persone che non hanno nulla o quasi e che trovano nel Binario della Solidarietà un luogo di accoglienza e di riscatto.
Ho ripensato a coloro con cui ho parlato durante questa esperienza, ai loro volti e alle loro storie e a come bastasse semplicemente ascoltarli per renderli felici. Mi è capitato anche di far scorrere nella mente i visi dei volontari che ogni giorno si prendono cura degli ospiti del Binario e ricordo la passione che hanno nel fare questo servizio.
Durante questo periodo è stato bello aver avuto l’opportunità di conoscere diverse realtà del territorio napoletano, tutte così diverse ma allo stesso tempo simili tra loro, tutte con la stessa voglia di fare qualcosa di bello e di importante.
Sono stata in una città che ha molto da insegnare, che accoglie calorosamente chiunque arrivi e che mi ha fatto pensare che è giunto il momento di mettermi in gioco nella realtà in cui vivo senza paura.
Sono grata a questa esperienza e a Napoli perché mi ha fatto vivere una settimana piena di gioia, di servizio e di fede.
Torno a casa con la valigia piena di ricordi e con i sorrisi delle persone incontrate impressi nella mente.