Alcuni giovani ambrosiani raccontano il perché hanno deciso di vivere il Capodanno in maniera diversa dal solito tra solidarietà, fraternità e preghiera: ecco le loro testimonianze

Letizia Gualdoni
Servizio per i Giovani e l'Università

Capodanno 2025 - Sito

Ogni anno, stessa storia: il tormentone tra i giovani è sempre “cosa fai a Capodanno”?

Non tutti optano per la tradizionale festa… come i giovani che parteciperanno ad alcune delle iniziative che vi presentiamo, che hanno scelto di vivere la notte di San Silvestro in modo “alternativo”, oltre ai gruppi che si recheranno in montagna o in visita a città d’arte, storia e cultura.

Sono proposte molto diverse tra loro, caratterizzate dalla gioia della condivisione, dello stare insieme con altri coetanei; alcune sono esperienze di preghiera o di servizio, che permetterà loro di dare il proprio contributo in maniera speciale… un’opportunità straordinaria per riscoprire quanto sia prezioso fare della propria vita un dono, non restando indifferenti soprattutto a coloro che sono più in difficoltà.

Accogliendo con entusiasmo l’idea di “Finire in Bellezza” il 2024, trascorrendo un Capodanno “solidale” insieme ai più fragili, per iniziare il nuovo anno con cuore aperto.
Organizzata da Caritas Ambrosiana, Pastorale Giovanile diocesana e Azione Cattolica ambrosiana, richiama l’invito di Papa Francesco, nell’anno giubilare appena iniziato, “ad essere segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio.” (Spes non confundit, Bolla di indizione del Giubileo 2025, n° 10). Le realtà coinvolte? Il “Centro insieme” di Rho, mentre, a Milano: il “Refettorio Ambrosiano”, il “Chicco di grano”, “Rifugio Sanmartini”, “La Piazzetta”, “Casa della Carità”, “La Soglia di casa” a Villapizzone.
Tra i giovani che vi hanno aderito, Maria Grazia: «Desidero donare il mio tempo alle persone più fragili o a chi non ha nessuno con cui fare festa. Sono certa che potrò sperimentare la gioia dello stare insieme e soprattutto la bellezza del dono reciproco: per questo sarà un Capodanno diverso dal solito ma avrò il cuore pieno di gioia!».
Momenti di incontro, animazione della serata, con attività ludico-ricreative (musica, canti, letture), cena insieme agli ospiti delle strutture e delle comunità, che accolgono persone emarginate e senza dimora, oppure mamme che necessitano di sostegno con i loro bambini, minori stranieri non accompagnati, caratterizzeranno l’ultima sera del 2024… Sarà sicuramente una serata semplice ma vera, che tutti porteranno nel cuore.
Anche Marco ci sarà, e ci dice: «Mi avvicino a questa iniziativa per Capodanno per ricevere nel servizio un po’ di quella Luce che nel Natale ci è donata nuovamente e continuamente ogni giorno viene a visitarci. Il mio desiderio è proprio questo: vedere quella Luce e lasciare che mi guidi. E poi “Finire in Bellezza”… forse più che finire in Bellezza mi piace pensare di poter incominciare così, con altrettanta Bellezza, un nuovo anno!».

Proprio il Refettorio Ambrosiano, che trova sede nell’ex teatro annesso alla parrocchia San Martino nel quartiere Greco di Milano, un luogo “buono” e “bello” dove solidarietà e arte si incontrano per la promozione della persona e della sua dignità, offrendo pasti ai senza fissa dimora, oltre alla festa del 31 dicembre, aprirà le porte per accogliere i suoi ospiti anche nei giorni del Santo Natale, Santo Stefano e il 1 gennaio. Giovani volontari saranno impegnati così anche in quei particolarissimi giorni di festa, offrendo un po’ del loro tempo mettendosi a servizio del prossimo (cliccare qui per saperne di più).

Vivranno, inoltre, una particolare esperienza di vita comune i giovani che sceglieranno di aderire ai due giorni, dal 30 dicembre al 1 gennaio, per l’iniziativa “Tra Sogni e Bisogni”, proposta da Caritas Ambrosiana e Caritas Lecco, per uno speciale Capodanno di servizio e animazione, insieme agli ospiti della Casa della Carità di Lecco.

Una proposta diversa è quella scelta da altri giovani con Fraternità. “Vivere da Dio” è il loro motto: dal 30 dicembre al 1 gennaio il Capodanno di Fraternità, quest’anno al Colle don Bosco, assicura divertimento in un evento unico: tre giorni di chill, relazioni, nuove amicizie, incontri, catechesi, un djset speciale e tante altre sorprese. «Il Capodanno di Fraternità, per la mia vita, – commenta Giorgia – è l’occasione di condividere un momento significativo dell’anno come l’ho sempre sognato. Mi dà l’opportunità di rivivere ed essere grata per il tempo passato, unendo a momenti di profondità e formazione, che rispettano i desideri più profondi del mio cuore, momenti di divertimento vero, in condivisione degli amici che Dio mi ha donato, che sono coloro che vorrò accanto per l’anno che verrà e per quelli a venire!».

Altri giovani ancora della nostra Diocesi parteciperanno invece al “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, il 47° Incontro europeo organizzato dalla Comunità di Taizé che quest’anno si svolgerà a Tallinn, in Estonia, da sabato 28 dicembre a mercoledì 1 gennaio. Accolti in questa grande città europea di un Paese nordico tutto da scoprire, si riuniranno migliaia di giovani, provenienti da tutta Europa, per cinque giorni di preghiera, condivisione e divertimento.
Accogliendo il 2025 insieme, l’incontro di Capodanno per la capitale estone porta un messaggio di fede e speranza, contribuendo a condividere la pace, trovandola dentro di sé e negli altri attraverso il silenzio, la preghiera e il canto. Gran parte dei più di tremila giovani che parteciperanno sono cattolici che vengono da lontano per rafforzare la loro vita religiosa e condividerla con gli altri.
«Cosa mi ha spinto a scegliere questa esperienza? – si chiede Maria Laura -. Il desiderio di vivere un Capodanno diverso dal solito facendo esperienza insieme ai frères di Taizé che anche attraverso i loro canti tradizionali, che ripetono tante volte le stesse parole, in una dolce melodia che accompagna il cuore, potremo sicuramente entrare nel mistero della Parola di Dio. Sarà un’esperienza ecumenica dove potremo fare esperienza della Chiesa universale, nelle sue diverse espressioni di fede. E, non da ultimo, avremo modo di visitare una bella capitale europea a Capodanno!».

Dovunque siate, chiunque incontriate, auguriamo specialmente ai giovani ma a tutti quanti, di vivere i giorni di festa e la simbolica notte che segna il passaggio tra il 2024 e il 2025 testimoniando, con la propria vita, quell’essere segno di speranza, di cui il mondo ha bisogno.

Buon anno!!!

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