Basilica di Sant'Ambrogio e Duomo di Milano


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In questo nuovo anno pastorale la Redditio Symboli segna l’inizio del percorso Varcare la soglia che accompagnerà i giovani nell’anno della fede voluto da Benedetto XVI. Così, mentre i 19enni consegnano al vescovo la loro Regola di vita, tutti i giovani condividono il proposito di un cammino intenso per riflettere, confessare e testimoniare la propria fede.

Sant’Agostino, in un’omelia per la Redditio Symboli, diceva: «Il Simbolo del santo mistero, che avete ricevuto tutti insieme e che oggi avete reso uno per uno, sono le parole su cui è costruita con saldezza la fede della madre Chiesa sopra il fondamento stabile che è Cristo Signore. Voi dunque lo avete ricevuto e reso, ma nella mente e nel cuore lo dovete tener sempre presente, lo dovete ripetere nei vostri letti, ripensarlo nelle piazze e non scordarlo durante i pasti: e anche quando dormite col corpo, dovete vegliare in esso col cuore» (Discorso 215,1).

Cosa significa tenere presente, nella mente e nel cuore, il simbolo della nostra fede? La veglia cerca di dare risposta a questa domanda attraverso la pagina evangelica di Marco (Mc 9, 14-29) in cui un padre porta da Gesù il proprio figlio malato perché lo guarisca. E quell’uomo afferma davanti a Gesù: «Credo; aiuta la mia incredulità!». Questa preghiera diventa anche nostra.

Il cardinal Martini ha spesso ripetuto che in ciascuno di noi c’è un non credente che dobbiamo ascoltare, comprendere ed interrogare. Ed il nostro arcivescovo Scola, nella lettera pastorale Alla scoperta del Dio vicino, afferma: «In questo pover’uomo ci riconosciamo tutti: spinti verso Gesù dal bisogno, siamo sorpresi dalla parola che autorizza a desiderare tutto, sconcertati da una promessa più grande di ogni preghiera, chiamati a una pienezza che supera ogni attesa» (n. 5).

Il percorso della veglia, attraverso lo svolgersi della scena evangelica ed alcune pagine di letteratura, parte dal dramma di quel padre e dalle grandi prove della vita che portano ogni uomo a interrogarsi su dove sia Dio. Si misura poi con l’inadeguatezza e l’impotenza dei discepoli che non riescono a guarire il ragazzo e quindi lo portano da Gesù. Da qui la domanda: perché cerchiamo il Signore? Non basta sapere che esiste, occorre comprendere che ha a che fare con la nostra vita. Come viviamo allora l’incontro con lui? Perché la nostra fede è la storia reale dello stare con Gesù nella preghiera e nell’appartenenza. Da qui, dunque, il desiderio di raccontare agli altri la bellezza del nostro credere e di testimoniare la gioia del vangelo. Ma cosa diciamo? Come lo viviamo? In che modo mettiamo in pratica, nel tempo della quotidianità, la nostra vita di fede?

Questo percorso, con i testi e le preghiere, in particolare con le domande che interpellano tutti, può metterci sulla strada del cammino dell’anno della fede e può aiutarci ad entrare in noi stessi per riflettere ed iniziare a condividere con gli altri il racconto del nostro vissuto cristiano.

La celebrazione della Redditio Symboli è articolata in un momento pomeridiano ed uno serale.

Il primo si tiene presso la Basilica di Sant’Ambrogio ed è costituito da una meditazione, dalla celebrazione dei vespri e in particolare dalla consegna della Regola di vita nelle mani dell’Arcivescovo da parte dei diciannovenni che concludono il cammino biennale e passano così al gruppo giovani. Sono accompagnati in questo gesto dai loro educatori e dai diciottenni che iniziano ufficialmente l’itinerario spirituale che li porterà a redigere a loro volta la Regola di vita.

Il secondo, in Duomo, consiste in una veglia di preghiera alla quale partecipano alla presenza dell’Arcivescovo non solo i diciottenni e i diciannovenni, ma anche i giovani della Diocesi; in questo modo prende ufficialmente il via a livello giovanile il nuovo anno pastorale.

Data: venerdì 28 settembre 2012

In due momenti:

– ore 16.45 nella Basilica di Sant’Ambrogio per i 18/19enni (iscrizioni entro il 26 settembre)
Guiderà la meditazione don Carlo Confalonieri

– ore 20.45 in Duomo per i 18/19enni e per tutti i giovani della Diocesi

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