I giovani possono essere accompagnati alla conoscenza vitale di Gesù attraverso il pane, che ci chiama alla celebrazione e alla adorazione della Eucarestia: a questo riguardo pubblichiamo le righe introduttive del contributo di don Riccaro Miolo presente nel sussidio.
di don Riccardo
Miolo
Una amara presa di coscienza
La mascherina, il distanziamento, la paura che le mani si sfiorino, la prudenza nel dar vita ai riti processionali di offertorio e di comunione, la messa al bando dei libri di canto sono tutte circostanze che hanno come fotografato la difficoltà dei corpi nell’entrare comunitariamente nel rito liturgico: ci siamo ritrovati d’un tratto distanti fisicamente gli uni dagli altri e ciò ha reso evidente – in molti casi – il distanziamento dal cuore del fratello, presente già da molto tempo nelle nostre assemblee radunate. Ma questa crisi da Covid 19 ha altrettanto messo in luce un forte distanziamento personale che sussiste fra il cuore del fedele e i riti che si celebrano: ci si è resi conto di vivere abitualmente la celebrazione come un assistere (pur pieno di devozione e di disponibilità) ad alcuni riti che avvengono in un luogo lontano e che non sembrano avere la forza di portarci via verso l’evento affascinante e controcorrente di Gesù di Nàzaret che, con la sua Pasqua, desidera coinvolgerci nella sua vita donata.
Se questa presa di coscienza dell’esperienza di essersi ritrovati distanti (dagli altri, da sé, da Dio) riguarda l’intero popolo di Dio, essa provoca ripercussioni differenti in relazione ai destinatari particolari: diverso è l’impatto nei credenti appartenenti a un movimento (o a un’associazione) che predilige l’esperienza intellettuale delle fede, da coloro che fanno del corpo e della sua espressività una delle cifre sintetiche della vita liturgica. Discorde è anche la ripercussione in un fedele di origine orientale, da uno radicato nel vecchio continente o da uno appartenente al mondo africano. Ancor di più, è differente la presa di coscienza di un distanziamento da parte della signora anziana che partecipa quotidianamente alla messa rispetto a un giovane che vuol verificare che l’esperienza liturgica sia davvero il tesoro prezioso in cui investire risorse per la sua ricerca spirituale, per cui val la pena lasciarsi alle spalle il resto (cfr Mt 13,44). […]
NEL SUSSIDIO IL CONTRIBUTO ALLA RIFLESSIONE DI DON RICCARDO MIOLO CONTINUA AFFRONTANDO QUESTI ARGOMENTI:
– Un mondo giovanile spiritualmente interessante;
– Educarsi alla Messa con la Messa? Sì, ma non solo;
– La preghiera rituale: un tesoro in vasi di creta.
PER ULTERIORI APPROFONDIMENTI:
– Un libro: M. Baldacci, Una comunità che celebra, San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2018;
– Una liturgia cui prendere parte: Monastero Santi Pietro e Paolo (Germagno – VB);
– Un video (YouTube): I Magnifici 7 – Comunione;
– Adorazioni eucaristiche online (a cura del Centro Diocesano Vocazioni):
Ottobre 2021: Tempo di missione. “Siamo una cosa sola”. La Chiesa unita
Novembre 2021: Tempo di Avvento. “Preparare i cuori al Signore”. La Chiesa unita
Gennaio 2022: Tempo dell’incarnazione: “Nessuno ha parlato come quest’uomo”. La Chiesa libera
Maggio 2022: Tempo di Pasqua: “Si fermò in mezzo a loro”. La Chiesa lieta