Nella seconda serata degli Esercizi spirituali di Avvento, 24 novembre 2020, i giovani hanno potuto meditare sul Cantico di Zaccaria, il "Benedictus": ecco alcuni spunti di riflessione provenienti dalla predicazione del nostro Arcivescovo Mario.

A cura del Servizio per i Giovani e l'Università

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Ieri, nella chiesa di S. Maria del Rosario in Milano, si è svolta la seconda delle tre serate di Esercizi spirituali di Avvento rivolti ai giovani ambrosiani: anche in questa occasione, a causa della pandemia, ci si è ritrovati a distanza, online, grazie alla diretta trasmessa per il tramite del canale YouTube della Pastorale Giovanile FOM.

Il nostro Arcivescovo, Mons. Mario Delpini, ha presieduto la celebrazione e ha proseguito la sua predicazione offrendoci diversi spunti di riflessione a partire dal Cantico di Zaccaria.

Per iniziare, l’Arcivescovo ha sottolineato che il Cantico di Zaccaria, come ogni preghiera, è frutto dello Spirito Santo; così come anche la vita cristiana è frutto dello stesso Spirito e gli “Esercizi spirituali” sono tali per prendere coscienza della grazia di cui vivono i figli di Dio.

“Spesso ci pensiamo vivi per noi stessi, ignari di vivere una vita ricevuta”, ha poi proseguito il nostro Arcivescovo Mario, evidenziando come spesso si abbia la presunzione di pensare di vivere perché si ha in sé il principio della vita e dimenticandosi che essa è invece un dono. 

Non bastiamo a noi stessi e quindi la verità semplice della vita è che noi siamo popolo. La stessa preghiera è sempre preghiera di popolo: solamente lo Spirito ci può liberare dal ripiegamento su noi stessi, dall’individualismo che induce ciascuno di noi a pensarsi il centro del mondo, nella presunzione del protagonismo o nella depressione dell’insignificanza: quando, invece, nella storia del popolo nessuno è protagonista da solo e nessuno è insignificante.

Zaccaria, nel suo Cantico, racconta la gioia di un figlio: come l’Arcivescovo ha evidenziato, questo significa che Dio ha visitato il suo popolo. Il Dio di Israele, nonostante i vari modelli che sono stati immaginati nel corso della storia dell’umanità, è l’alleato fedele, che mantiene le sue promesse e sancisce un rapporto tra il popolo libero e la libertà di Dio.

L’alleanza si compie nella salvezza che Gesù realizza in un modo imprevedibile, versando il suo sangue per la nuova ed eterna alleanza.

Ma allora ci chiediamo: “Che cosa significa la salvezza? Che cosa merita di essere desiderato?”. Zaccaria si fa voce della sapienza di Israele e ci rivela che la salvezza consiste nella remissione dei peccati, in un Dio che salva grazie alla tenerezza e alla misericordia, perdona e dirige i nostri passi sulla vita della speranza e della pace.

La pratica degli Esercizi non è, quindi, un percorso solitario, ha affermato l’Arcivescovo concludendo la sua predicazione, anche se ha bisogno di solitudine e di silenzio: il silenzio è certamente necessario, ma è finalizzato ad introdurci alla preghiera e a vivere come popolo di Dio che riceve la visita del Signore.

Importante è ricordare che, nella liturgia delle ore, nella preghiera quotidiana della Chiesa, il Cantico di Zaccaria è sempre proposto nelle “Lodi”. La parola che “benedice Dio” crea il “clima” con cui i credenti aprono la giornata attraverso l’atteggiamento spirituale della lode, della benedizione.

Nel corso della serata sono stati inoltre letti alcuni dei pensieri che i giovani hanno voluto condividere tramite i social; eccone qualche esempio: «Il Dio di Israele è il Dio che viene a rischiarare le tenebre di chi vive nell’egoismo e si crede protagonista ed è il Dio della salvezza, che versa il suo sangue per noi»; «Presto Gesù verrà in mezzo a noi e porterà la luce del Salvatore, ci salverà da ogni male»; «Ti ringrazio, mio Dio, per essere un amico fedele, instancabile e per ricondurci a te sulla via della Pace e della Salvezza».

L’Arcivescovo, infine, ha proposto una seconda actio ai giovani: inviare ad uno o a più amici la sua benedizione ed invitarli a partecipare all’ultima serata di Esercizi spirituali di Avvento.

Dopo questa seconda serata di Esercizi, questa sera percorreremo l’ultima tappa di questo percorso in preparazione al Natale, sempre insieme al nostro Arcivescovo, sulle orme del vecchio Simeone, alla cui scuola ci porremo per trarre nuovi insegnamenti di vita: una vita “in attesa della sua venuta”.

Arrivederci!

Per seguire la terza serata online
Anche la terza ed ultima serata di Esercizi spirituali d’Avvento, che si terrà questa sera, 25 novembre 2020, alle ore 21.00, potrà essere seguita in diretta sul nostro canale Youtube.

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