Incontri sul territorio, disponibilità ad accogliere i loro coetanei italiani e stranieri di passaggio nella nostra Diocesi prima di raggiungere Roma per partecipare al Giubileo dei giovani: sono alcuni degli aspetti del lavoro che sta impegnando i gruppi giovanili ambrosiani in preparazione all'evento che li vedrà protagonisti dal 28 luglio al 3 agosto 2025
Marta
Feliciangeli
Servizio per i Giovani e l'Università
Il Giubileo è una delle tradizioni più antiche e significative della Chiesa: ogni venticinque anni, il Papa proclama un anno di grazia, una splendida opportunità per i fedeli di rinnovare la propria fede, sperimentare la misericordia di Dio, e ricevere il perdono dei peccati. Il Giubileo 2025 si preannuncia come evento speciale per la Chiesa universale e per i suoi giovani, chiamati a vivere questa ricorrenza in veste di pellegrini di speranza.
Il Giubileo 2025
Il Giubileo – dall’ebraico yobel, il suono della tromba che annunciava un anno di liberazione e condono dei debiti – è da sempre un tempo strettamente legato alla grazia divina. Il Giubileo del 2025 è stato indetto da Papa Francesco con la bolla Spes non confundit (Rm 5,5), che prende spunto da quanto Paolo scrive nella sua Lettera ai Romani: “La speranza non delude”. Questo versetto, al cuore del Giubileo 2025, invita a confidare in una speranza non effimera o illusoria, ma solida e affidabile, fondata sulla grazia di Dio che ci giunge attraverso il dono dello Spirito. Papa Francesco esorta tutti a farsi pellegrini di speranza, diventando testimoni viventi di una speranza autentica, diversa da quella proposta dal mondo.
Le serate di presentazione del Giubileo: un cammino di consapevolezza
A partire dallo scorso ottobre, la Pastorale Giovanile diocesana ha avviato un percorso di preparazione per il Giubileo del 2025, attraverso una serie di serate di presentazione tenute in diverse parrocchie. Lo scopo di queste serate è incoraggiare e coinvolgere i ragazzi, preparandoli a vivere in modo consapevole l’evento giubilare che li vedrà protagonisti nel corso dell’anno 2025 (clicca qui per maggiori informazioni).
Le serate offrono una combinazione di teoria e pratica, iniziando con una breve introduzione al Giubileo al fine di spiegare che cos’è e che cosa lo renda così speciale, con particolare attenzione al tema del Giubileo 2025: la speranza. Ogni incontro prevede poi quattro attività, una per ciascuna delle porte sante di Roma, che permettono un diretto coinvolgimento dei ragazzi. La prima li vede impegnati nella realizzazione di un cruciverba, le cui risposte sono collegate a parole ed eventi significativi della tradizione giubilare; la seconda attività consiste in una raccolta di idee sul significato che ciascuno dei partecipanti dà alla speranza a partire dalle proprie esperienze personali; la terza è un gioco simile a “Indovina chi?”, in cui, attraverso una serie di indizi, i partecipanti provano a risalire a figure laiche che, nel corso del tempo, sono diventate simbolo di speranza; infine, le serate si concludono con un momento di riflessione più intima durante il quale i ragazzi hanno l’occasione di condividere i loro pensieri sulla speranza, sul Giubileo, e sul significato di questo cammino al fine di renderlo una vera e propria opportunità di crescita spirituale.
Grazie alla varietà di contesti che si vengono a creare con l’aiuto di ragazzi di diversa età, provenienza, e sensibilità, ogni incontro è unico. Tuttavia, c’è la speranza che queste serate possano trasmettere a tutti l’idea che, sebbene il Giubileo sia una grande festa della Chiesa universale, ciascuno di noi è chiamato personalmente e individualmente a partecipare: non si tratta solo di una ricorrenza collettiva, bensì di una sfida personale a farsi portatori di una speranza che, come dice San Paolo, non è come quella del mondo. Vivere secondo questo tipo di speranza, specialmente oggi, in un mondo che tende spesso alla condanna e alla rassegnazione, è una responsabilità di ciascuno di noi nei confronti del prossimo, poiché tutti ci apparteniamo e siamo chiamati a sostenerci a vicenda.
Testimonianze
A conferma della bontà del progetto, alcuni giovani hanno voluto condividere le loro impressioni, raccontando di come le serate abbiano permesso loro di riflettere non solo sul Giubileo ma anche sulla forza di una comunità che cammina insieme: Ringraziamo di cuore i giovani della Pastorale Giovanile che ci hanno dedicato il loro prezioso tempo per farci immergere al meglio nello spirito del Giubileo. Abbiamo tutti apprezzato molto l’alternanza tra momenti giocosi, teorici e di confronto che hanno permesso di capire più a fondo l’argomento e renderci ancora più felici dell’opportunità che avremo di vivere questa esperienza unica. Crediamo, inoltre, che questa bella collaborazione tra i giovani della FOM e i ragazzi e le ragazze delle nostre parrocchie sia una grande opportunità da alimentare sempre più (Parrocchia San Massimiliano Kolbe – Varese).
L’accoglienza: il pellegrinaggio come simbolo tangibile
Uno degli aspetti più significativi del Giubileo del 2025 sarà sicuramente il pellegrinaggio: non si tratta solo di un evento simbolico, ma di una realtà che si farà tangibile. L’estate del 2025 vedrà un grande afflusso di pellegrini che si dirigeranno verso Roma per vivere il Giubileo, e molti di loro faranno tappa anche a Milano.
La Pastorale Giovanile diocesana è già al lavoro per offrire a questi pellegrini un’accoglienza dignitosa, sicura, e ben organizzata.
Ciononostante, il tema dell’accoglienza va ben oltre l’aspetto pratico: si trasforma in un atto di solidarietà e di fraternità cristiana nei confronti di pellegrini che, in quanto tali, vivono di quella grazia tanto cara allo spirito giubilare. Per questo motivo, la Pastorale Giovanile diocesana invita tutte le realtà parrocchiali e le strutture locali (oratori…) che hanno la possibilità di ospitare pellegrini a farsi avanti, mettendo spazi sicuri e accoglienti a disposizione di chi è in cammino (clicca qui per maggiori informazioni).
Conclusioni
Il Giubileo del 2025 è una grande opportunità, specialmente per i giovani. Le serate organizzate dalla Pastorale Giovanile diocesana hanno offerto (e offriranno) un primo, ma fondamentale passo per prepararsi a vivere quest’esperienza in modo più consapevole: vivere il Giubileo all’insegna della speranza, in un mondo che spesso sembra smarrirsi, è una responsabilità che riguarda tutti noi.